
Pescara. “Non siamo mai stati contrari a prescindere alla tassa di soggiorno, ma lo eravamo nei termini in cui veniva proposta dalla giunta del sindaco Alessandrini, e cioè senza un piano marketing e con un’immagine della città pesantemente danneggiata dalla qualità delle acque di balneazione di allora: il mare inquinato era un deterrente fortissimo a raggiungere Pescara e credo che quel periodo sia tuttora nella memoria di molti di noi”.
A dirlo è l’assessore Alfredo Cremonese rispondendo così alle polemiche sollevate dalla minoranza: “In dieci anni – prosgeue – il quadro è cambiato nettamente, grazie all’azione decisa, continua e mirata della giunta guidata dal sindaco Carlo Masci che ha puntato dritto all’obiettivo, raggiungendo risultati straordinari, non solo ottenendo la Bandiera Blu per quattro anni consecutivi ma anche rilanciando Pescara attraverso tanti eventi e la dimostrazione è il numero crescente delle presenze turistiche, così come l’aumento dei posti letto per accogliere i turisti”.
“La tassa di soggiorno che, peraltro, è di importo contenuto rispetto ad altri Comuni, mira a sostenere chi lavora nel settore del turismo e non certo a danneggiare la categoria che, siamo certi, punta su Pescara almeno quanto ci punta la giunta Masci. La tassa di soggiorno è una tassa di scopo, ed è finalizzata ad alimentare l’eventistica che abbiamo creato e in cui abbiamo creduto dando vita o aderendo a una lunga serie di iniziative, anche di portata internazionale, tutte promosse attraverso la App ViviPescara. Che la nostra città faccia sempre più da attrattore per chi arriva da fuori è provato anche dalla grande affluenza dei giorni scorsi, nel periodo di festa”, conclude Cremonese.
A polemizzare è stato anche Domenico Pettinari, consigliere dell’omonima lista, ricapitolando quanto si pagherà per villeggiare a Pescara
- 2€ per agriturismo, Bed & Brekfast, case vacanza, affittacamere, financo campeggi(che non abbiamo) ed altre strutture non classificate;
- 1€ invece per strutture alberghiere a 1 stella;
- 1,5€ per strutture alberghiere a 2 stelle;
- 2€ per strutture alberghiere a 3-4 e 5 stelle.
“Il tutto a partire dal 1 giugno 2025 tutti importi aumentati rispetto ai precedenti di almeno 49 centesimi che sommati ai giorni e alla personale impattano seriamente su una famiglia in vacanza”, afferma Pettinari, che prosegue: “L’orpello va ad aggiungersi al costo della vacanza già di per sé in media nazionale molto alto, visto anche la poca offerta di strutture che la nostra città offre e un prezzo decisamente più alto di molte altre città turistiche non solo dell’Adriatico. Una incongruenza assurda che da sempre penalizza il nostro comune, è senza dubbio l’assenza ormai da decenni di un camping, o di un’area attrezzata per tutti coloro che con caravan e camper vorrebbero fermarsi sul territorio del Pescara”.
“Per incentivare il turismo non serve di certo aumentare la tassa di soggiorno quando invece occorre urgentemente aiutare gli imprenditori del settore, aumentato nel contempo i servizi, cronica deficienza del nostro territorio dovuta a decenni di politiche strampalate mai votate alla programmazione, e sempre mirate al preservare le clientele di ambedue gli schieramenti politici, che da decenni si susseguono sul nostro territorio”, conclude.