Alba Adriatica, movida notturna: comitato di quartiere e associazione avanzano proposte
Lettera inviata a prefettura, questura e Comune

Alba Adriatica. Una nota trasmessa alla questura, alla prefettura e al Comune di Alba Adriatica per chiedere interventi utili per garantire per maggiore sicurezza urbana.
A chiederlo, in una nota congiunta sono i presidenti del Comitato di quartiere piazza del Popolo 2.0 e dell’associazione De Finis onlus alla luce dei recenti episodi che hanno riproposto il tema della movida notturna, che a tratti si trasforma in mala movida.
“Esprimiamo il nostro dispiacere”, si legge in una nota, “nell’osservare la nostra città che ormai soccombe alla
“movida notturna”, frutto di un distorto divertimento che anziché accrescere l’immagine e la ricchezza del paese, lo sta etichettando in negativo, inoltre, e non da meno condanniamo i comportamenti tenuti dagli autori della predetta violenza, che tra l’altro ravvisano ipotesi di reato.
Purtroppo, il nostro territorio da diversi anni è teatro di gravi episodi di violenza, che vede come autori giovanissimi in preda ai fumi dell’alcol e probabilmente anche all’uso di sostanze stupefacenti, nell’ultimo episodio uno dei partecipanti alla rissa era in possesso anche di un coltello, che seppur sembra non sia stato usato, comunque rappresenta un comportamento inspiegabile oltre che pericoloso per l’incolumità di tutti.
Con l’uso smodato di sostanze alcoliche i giovanissimi sono ad alto rischio di dipendenze e patologie connesse all’assunzione di alcol e droghe, fenomeno sociale ben conosciuto dall’Associazione De Finis, che da anni fa prevenzione psicologica in questo ambito.
Questi episodi, creano un senso di insicurezza tra i cittadini, che potrebbero involontariamente anche rimanere coinvolti in queste situazioni.
Il Comitato chiede maggiore sicurezza urbana sia in termini di prevenzione che di
repressione”.
Ordinanza. Per affrontare queste problematiche, in termini di prevenzione, si potrebbe valutare l’opportunità di emettere un’ordinanza comunale che vieta la somministrazione e la vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche in vetro, lattina o altro contenitore rigido all’esterno dei locali. Con consumo consentito solo se al tavolo. In più, tutti i gestori dovranno garantire un servizio di vigilanza, anche interno, nei propri locali.
Prevedendo anche delle sanzioni in caso di violazioni. Tale ordinanza oltre a garantire maggiori controlli sulla somministrazione delle bevande alcolica sia ai minori che non, tutela l’igiene urbana e il decoro delle aree pubbliche, spesso deturpate da bottiglie e contenitori abbandonati. Una simile ordinanza è stata adottata dal Sindaco del Comune di Silvi, in quanto si sono verificati sul loro territorio episodi simili a quelli di Alba Adriatica.
In termini di repressione, maggiori controlli, volti al rispetto delle norme esistenti, sia in capo a tutte le attività commerciali che somministrano e vendono bevande, sia in capo ai proprietari degli appartamenti che devono affittare rispettando la normativa in materia, quali ad es. segnalazione alla Questura delle persone ospitate, numero max di persone per mq, non affittare a minori senza la presenza di un esercente la patria potestà.
Senza una collaborazione e cooperazione di tutti, il fenomeno non potrà essere contenuto, gli attori principali risultano essere sempre le istituzioni sul territorio, che devono cercare di garantire la sicurezza urbana”.