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Teramo

Il Cantico delle Creature: inaugurazione della mostra al Santuario di San Gabriele

Isola del Gran Sasso. Venerdì 8 maggio 2025, alle ore 17:30, al museo Staurós nel Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, Isola del Gran Sasso d’Italia si terrà l’inaugurazione della mostra “Il Cantico delle Creature (1225-2025).

 

San Francesco d’Assisi nelle opere di Renato Coccia”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Isola del Gran Sasso d’Italia, si inserisce nel solco delle celebrazioni per gli ottocento anni dalla composizione del Cantico di Frate Sole. L’evento, aperto al pubblico, prenderà avvio con i saluti delle autorità civili ed ecclesiastiche, seguiti dagli interventi dei curatori della mostra. L’esposizione sarà visitabile su prenotazione nei mesi di agosto e settembre 2025.

Promossa dalla Fondazione Pasquale Celommi ETS in collaborazione con l’Associazione Amici di San Gabriele dell’Addolorata ONLUS, l’esposizione ripercorre con devozione e sensibilità spirituale la vita di San Francesco d’Assisi attraverso una preziosa selezione di incisioni e miniature dipinte del maestro Renato Coccia. Nato a Sant’Omero nel 1935 e formatosi a Genova, l’artista si è affermato a partire dagli anni Sessanta come raffinato sperimentatore, mettendo la propria ricerca al servizio di tematiche storiche, mitologiche e religiose.
La mostra è curata dal Prof. Viriol D’Ambrosio, Presidente della Fondazione, e dalla Dott.ssa Maria Chiara Fasciocco, storica dell’arte. Essa si collega idealmente al volume “San Francesco d’Assisi nella storia e nelle opere di Renato Coccia”, edito dalla stessa Fondazione e curato dal Prof. Emidio Di Carlo e dal Prof. Angelo Massimo Pompei.

Il percorso espositivo, articolato per scene, propone uno sguardo meditativo e poetico sulla figura del Santo di Assisi. Non solo ne ripercorre le tappe fondamentali, a partire dalla composizione del Cantico delle Creature, ma si sofferma anche sui luoghi e i personaggi legati al culto francescano. L’immaginario evocato si arricchisce quindi di riferimenti colti alla Divina Commedia e riverbera nelle opere di arte sacra contemporanea della mostra permanente del Museo Staurós.

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