La Notte dei Serpenti: chiarimenti sugli aspetti organizzativi. L’intervento del maestro Melozzi

A margine della Notte dei Serpenti, il maxi-spettacolo che si è tenuto domenica scorsa a Pescara, il maestro Enrico Melozzi ha voluto chiarire alcune questioni strettamente legate agli aspetti logistici e organizzativi.
L’intervento. Nelle ultime ore ho ricevuto moltissime osservazioni e critiche sulla gestione del pubblico, sulla capienza, sulla mancanza di maxischermi, sull’audio lontano, sulle transenne, e – cosa gravissima – sull’esclusione di persone in sedia a rotelle.
È il momento di dire le cose come stanno.
Tutto ciò che riguarda logistica, sicurezza, accessi, percorsi, transennamenti, uscite di emergenza, barriere antiterrorismo, steward, presidi medici, ecc. NON dipende da me.
Viene deciso da un tavolo tecnico composto da Questura, Prefettura, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, 118 e Comune.
Io non ho alcun potere decisionale su questi aspetti. Io posso solo pagare.
Ma se qualcosa va storto, io firmo. E rispondo penalmente.
Sì, avete capito bene: non decido nulla, ma se succede qualcosa, vado in galera io (perchè sono anche il produttore dell’evento). Questo è il paradosso in cui ci troviamo ogni anno.
E mentre cerchiamo soluzioni artistiche e intelligenti per contenere i costi, accade l’assurdo:
-Ci obbligano a installare 50 bagni chimici (nemmeno fosse la sagra del Guttalax!)
-Ci impongono personale di sicurezza a pagamento in numero doppio o triplo rispetto alle richieste minime di legge
-Ci impongono norme antiterrorismo che costano soldi!
-Ci chiedono di pagare “volontari” (si, si pagano pure i volontari!)
E ovviamente tutto questo ricade interamente sul budget dell’evento.
Risultato?
Non ci sono più risorse per cose utili come i maxischermi, le casse aggiuntive, i supporti tecnici, personale utile alla riuscita del concerto.
Semplicemente, non ci arriviamo più.
E quest’anno, nonostante tagli importanti da parte della Regione, non abbiamo fatto polemiche e abbiamo accettato responsabilmente le difficoltà del bilancio regionale, ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo cercato soluzioni virtuose per abbattere i costi. Ci siamo anche riusciti!
Ma poi, proprio quando cerchi di ottimizzare, ti arrivano imposizioni che fanno esplodere la spesa in modo assurdo.
E tutto questo per un evento che non ha mai avuto un incidente, che è vissuto con gioia, cultura e senso civico da decine di migliaia di persone, e che dovrebbe essere facilitato, non ostacolato da regole standardizzate, rigide e spesso scollegate dalla realtà.
Infine, non posso tacere l’umiliazione provata quando ho saputo che persone in sedia a rotelle sono rimaste fuori.
Una vergogna.
Accoglierle, scortarle, trovare una soluzione dignitosa: era il minimo.
La sicurezza senza umanità è un fallimento.
Serve un cambio di rotta.
Forse spazi nuovi (come lo Stadio), meno suggestivi ma più gestibili.
Forse un biglietto simbolico, per garantire ingressi a chi acquista e avere maggior controllo sul numero massimo di partecipanti.
Ma soprattutto serve che chi decide, si assuma anche le responsabilità!!!!
Io, come direttore artistico, faccio la mia parte. Metto tutto.
Ma non posso continuare ad assumermi da solo l’onere legale, morale ed economico di scelte altrui.
E questo, oggi, era giusto che lo sapeste.
PS sappiate che nemmeno il Sindaco Carlo Masci, Sindaco di Pescara e il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio possono fare nulla! Non dipende da NOI!