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Sport

Un nuovo campo da basket al parco Florida di Pescara firmato Simone Fontecchio e NBA in memoria di Vittorio Pomilio

Pescara. Un grande gesto d’amore per lo sport che ama e per la città, e la ferrea volontà di ricordare una figura centrale della propria formazione come atleta e come uomo. Sono questi i presupposti che hanno spinto Simone Fontecchio, stella della NBA e giocatore dei Miami Heat, a finanziare la realizzazione di un nuovo campo da basket regolamentare al Parco Florida di Pescara, che sarà intitolato al nonno Vittorio Pomilio, storico cestista della Nazionale Italiana negli anni Sessanta.

Il progetto, sostenuto anche dalla NBA Players Association, è stato approvato all’unanimità dalla Giunta comunale di Pescara con la delibera n. 529 del 10 luglio 2025.

Il nuovo playground sorgerà nell’area pubblica del Parco Florida, in viale Regina Elena, dove oggi si trova un vecchio canestro in disuso, proprio nel luogo che negli anni fu frequentato dagli atleti della Libertas, tra cui lo stesso Pomilio.

Nato nel 1933, Vittorio Pomilio vestì la maglia Azzurra tra il 1957 e il 1960, disputando 19 partite, tra cui il Campionato Europeo del 1957 a Sofia. Militò in club prestigiosi come la Stella Azzurra Roma, la Società Cestistica Mazzini di Bologna e la Libertas Pescara.

Il campo sarà realizzato secondo gli standard FIBA, con materiali drenanti e antisdrucciolo, tabelloni regolamentari e una pavimentazione altamente resistente.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci, il sindaco Carlo Masci, l’assessore allo Sport Patrizia Martelli, Simone Fontecchio e Malì Pomilio, figlia di Vittorio e colonna della Nazionale italiana negli anni Ottanta.

Il dirigente del settore edilizia pubblica, ing. Antonio Longo, è stato nominato responsabile unico del procedimento.

Un’opera dal forte valore simbolico, che lega il presente e il futuro del basket italiano alla memoria di una figura che ha dato lustro a Pescara, con il supporto di un campione internazionale come Simone Fontecchio e delle istituzioni sportive più autorevoli del mondo del basket come il presidente Gianni Petrucci.

Le dichiarazioni

«Vittorio Pomilio era un’icona dello sport italiano. Ci sono tanti campioni, ma Vittorio ci ha messo tanto cuore. Sono contento di essere qui oggi per esprimere la mia riconoscenza a Vittorio, a Simone, alla famiglia e alla città di Pescara. Il campo intitolato a Vittorio è una splendida iniziativa e rispecchia il sentimento e i valori con cui Vittorio giocava e ha cresciuto la sua famiglia. Sono anche qui per dire – ha dichiarato il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci – che siamo disponibili ad allargare a livello federale le attività che si faranno sul campo Florida, magari con Tornei nazionali di 3×3».

«La presenza oggi del presidente Petrucci – ha spiegato il sindaco di Pescara Carlo Masci – dà una forza ancora maggiore alla nostra iniziativa. È un progetto rivolto ai giovani che parte dal luogo nel quale Vittorio Pomilio ha giocato. Questa iniziativa rappresenta una pietra miliare per la città, per una serie di motivi. Abbiamo qui un pescarese che ha raggiunto livelli mondiali nello sport, che ha le radici qui a Pescara e pensa a Pescara, al parco Florida, coinvolgendo l’NBA. Questo progetto è un ritorno alle origini, per certi versi, ma guardando al futuro, auspicando che vengano trasmessi quei valori di rispetto, inclusività, gioco di squadra, tipici del basket».

«La presenza del presidente Petrucci è una dimostrazione di affetto per me e per la mia famiglia e lo ringrazio – ha affermato l’atleta dei Miami Heat e della Nazionale italiana di basket, Simone Fontecchio – così come ringrazio il Comune di Pescara, il sindaco Masci e la NBPA che ha sposato il progetto. Sono emozionato, così come tutta la mia famiglia: nonno Vittorio merita questo ricordo e molto altro. Mi piace pensare che su quel campo le giovani generazione crescano con gli stessi valori imprescindibili che mi hanno aiutato a diventare l’adulto che sono oggi».

A chiudere gli interventi è stata Malì Pomilio, la prima figlia, ex-azzurra anche lei che sul campo Florida, da bambina ha visto giocare il padre Vittorio e ha voluto leggere un messaggio. «Sono emozionatissima e parlo anche a nome anche di mia sorella Maria Vittoria e di mio fratello Enzo e di Luca, l’altro mio figlio che oggi non è potuto intervenire. Questo campo per noi significa ricordare il passato, affrontare il presente e contribuire al futuro. Mio papà Vittorio, lo so, ne sarebbe orgoglioso. Papà non ha trasmesso a tutti noi, nel DNA e nel sangue solo la passione per il basket ma ci ha lasciato consegnato un’eredità, una legacy molto più importante, fatta di valori imprescindibili. L’idea e il gesto di Simone li richiama, il suo rispetto per le persone, il suo rispetto per l’ambiente, il suo prodigarsi per gli altri, la sua abnegazione e il suo fondamentale non mollare mai. Con la scelta di ricreare il campo dove è nata la passione cestistica di Pescara, Simone non vuole soltanto rendere omaggio al nonno, ma vuole contribuire fattivamente all’eredità trasmessaci, alla vita sportiva e sociale della città che da giovani come lui deve prendere forza ed esempio».

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