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Abruzzo

Comunità energetiche rinnovabili: Confcommercio aderisce alla campagna sulla sostenibilità

Abruzzo. In Abruzzo sono attive oltre 50 comunità energetiche rinnovabili. Molte offrono la possibilità di aderire, come consumatori o produttori di energia rinnovabile, con l’obiettivo di ridurre i costi energetici e destinare i risparmi a progetti locali.

 

Va in questa direzione il progetto lanciato da Confcommercio Abruzzo, che ha aderito alla campagna nazionale della sostenibilità, con il programma “Territori in transizione: la Comunità energetica come esempio di sinergia tra cittadini, enti e imprese”. Il webinar illustrativo e informativo, sulle opportunità che possono scaturire dall’adesione ad una comunità energetica rinnovabile, si terrà lunedì 3 novembre 2025, alle ore 14,30. L’iniziativa sarà inserita su un’apposita piattaforma online, dedicata alla Campagna nazionale della Confcommercio per la sostenibilità, che funge da vetrina per gli eventi, dandone visibilità e promuovendo la partecipazione sull’intero territorio nazionale.

“Un progetto che valorizza l’impegno comune della nostra Organizzazione”, dichiara Giammarco Giovannelli, presidente Confcommercio Abruzzo, “consapevoli dell’importanza, per il territorio regionale, di affrontare sfide legate alla sostenibilità in modo integrato e concreto, abbiamo aderito alla campagna nazionale con la realizzazione di un progetto che punta a formare le imprese e a promuovere l’adozione di comportamenti responsabili, oltre all’adeguamento alle normative vigenti. L’aumento delle competenze delle imprese locali in relazione all’efficienza energetica e all’adozione di pratiche ecologiche e di modelli di business sostenibili consente la creazione di una rete territoriale di imprese responsabili dal punto di vista ambientale e sociale, impegnate a promuovere il benessere collettivo attraverso buone pratiche ambientali”. In due anni, in Abruzzo, sono state attivate oltre 53 comunità energetiche sostenibili. “La rivoluzione silenziosa avviata con la nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sta dando i suoi primi frutti”, sottolinea Giovannelli, “le Comunità energetiche nascono per promuovere l’incontro tra produttori e consumatori, per condividere energia pulita a “km 0”, con l’obiettivo di ottenere benefici ambientali, economici e sociali per chi aderisce alla comunità e per i territori in cui opera”.

COSA SONO: Le comunità energetiche nascono dall’aggregazione di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti della comunità. In una CER l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di uno stesso perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale dell’energia.

OBIETTIVO: L’obiettivo principale di una CER è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri o soci e alle aree locali in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile.

COME NASCE: è necessario individuare le aree dove realizzare gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli utenti con cui associarsi e condividere l’energia elettrica. L’adesione alla CER di un consumatore di energia o di un produttore di energia rinnovabile può avvenire nella fase di costituzione legale della CER o in una fase successiva.

INCENTIVI PREVISTI: Per tutte le CER sono previsti incentivi sull’energia autoconsumata sotto due diverse forme:
Una tariffa incentivante sull’energia prodotta da FER e autoconsumata virtualmente dai membri della CER. Tale tariffa è riconosciuta dal GSE – che si occupa anche del calcolo dell’energia autoconsumata virtualmente – per un periodo di 20 anni dalla data di entrata in esercizio di ciascun impianto FER. La tariffa è compresa tra 60 €/MWh e 120€/MWh, in funzione della taglia dell’impianto e del valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista una ulteriore maggiorazione fino a 10 €/MWh in funzione della localizzazione geografica.
Un corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata, definito dall’ARERA – Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. Tale corrispettivo vale circa 8 €/MWh
Inoltre, tutta l’energia elettrica rinnovabile prodotta ma non autoconsumata resta nella disponibilità dei produttori ed è valorizzata a condizioni di mercato. Infine, per le sole CER i cui impianti di produzione sono ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale, pari al 40% del costo dell’investimento, a valere sulle risorse del Pnrr.

 

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