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Teramo-mare: il quarto lotto e i 350 posti di lavori che potrebbero svanire

Roseto. Riceviamo e pubblichiamo.

In relazione al dibattito nato dalla Commissione Vigilanza, in Regione Abruzzo, sul tema del IV lotto della superstrada Teramo mare, ringrazio la Commissione tutta e, in particolare, il Presidente Sandro Mariani per la cura e l’attenzione dimostrata, il Relatore, Consigliere Enio Pavone, il Comune di Roseto degli Abruzzi e tutti gli intervenuti. Come imprenditore, mi corre l’obbligo di rendere noto quanto segue.

Dopo attenta valutazione, nel lontano 2022, ho avviato l’iter procedimentale per costruire sul territorio di Roseto degli Abruzzi una nuova sede produttiva della multinazionale Masterplant, con l’obiettivo di portare nel centro Italia un’agricoltura biologica innovativa e di altissima qualità. L’apertura dell’azienda, fra gli altri benefici, avrebbe comportato la creazione in Abruzzo di 350 posti di lavoro, in un momento storico di crisi. L’inizio dei lavori di costruzione era previsto per il 2024 ma quando ho avviato l’iter, il tracciato progettato da Anas per la realizzazione del IV lotto della superstrada non era quello di oggi, per cui non ho avuto ostacolo alcuno nel credere di poter realizzare un investimento su quale ho sempre puntato.

Per due anni abbiamo percorso tutto il territorio delle provincie di Teramo e Pescara e abbiamo localizzato il terreno idoneo al nostro progetto nella frazione di Cologna, in località Coste Lanciano.
Una volta firmato un preliminare d’acquisto con la proprietaria del terreno, abbiamo presentato il progetto al Comune di Roseto, progetto che rispettava tutti i vincoli del PRG, in particolare il rispetto del tracciato del prolungamento della SS. 80 che al momento, nel PRG, era inserito parallelo al fiume Tordino.

Con singolare tempestività, nel frattempo, ANAS ha presentato una variante del progetto che andava a modificare quello già esistente nel PRG del Comune di Roseto, che taglia completamente la vallata nel mezzo e che, oltre a deturparla, impedisce la realizzazione del nostro progetto.
Progetto che, intanto, aveva percorso l’iter di valutazione dei vari Enti Regionali competenti e aveva avuto l’approvazione di TUTTI gli stessi; l’unico NO ricevuto è stato quello dell’ANAS, coinvolta dalla Regione Abruzzo. ANAS, però, non aveva competenza di parere e quindi non doveva intervenire. Questo intervento, fuori dalla normativa, ha comunque bloccato l’approvazione del mio piano.

Contestualmente alla richiesta di approvazione al Comune di Roseto, Masterplant ha presentato un Progetto di Filiera al Ministero dell’Agricoltura che, dopo un iter complicato e selettivo, con migliaia di domande presentate, è stato approvato per l’intero importo richiesto di 49,5 milioni con inserimento nel PNNR e con un contributo di 21,8 milioni da parte del MASAF con l’intervento di ISMEA.
Il Progetto, una pietra miliare a livello mondiale nel settore vivaistico, produrrebbe un polo di attrazione per il settore e diventerebbe un punto di riferimento tecnologico a livello internazionale.
Esso prevede la costruzione di 104 serre altamente tecnologiche con il rispetto totale dell’ambiente perché la produzione prevista è 100% Biologica. Produzione che contiamo di esportare in Europa con una quota del 60%, ultimo dato; ma, cosa più importante per il territorio, il piano prevede l’assunzione di 350 persone.

Ho incontrato più volte il Presidente Marsilio, il quale conosce bene l’entità e l’importanza per la Regione Abruzzo del progetto. Ho incontrato più volte i Responsabili ANAS. Siamo stati in sede ANAS a Roma dove abbiamo incontrato di persona il Commissario all’opera ing. Eutimio Mucilli, al quale abbiamo presentato tre soluzioni che salvaguarderebbero il nostro progetto e il territorio. Le stesse proposte che ha ricevuto anche Marsilio. Né Mucilli né Marsilio, purtroppo, mi hanno dato risposta.
Sono quindi rimasto in attesa, sino a oggi, auspicando – e chiedendo a gran voce, in tutte le sedi che mi sono state consentite – una soluzione che non negasse la costruzione dell’opera pubblica, ma contemplasse anche il nostro progetto.

La Masterplant ovunque persegue un’idea di sostenibilità e adeguamento al territorio ospite e ben si adatta alla zona di Coste Lanciano, proprio perché da sempre tutelata dagli strumenti urbanistici come luogo di agricoltura di pregio.
Ad oggi, i fondi che ci sono stati concessi stanno per scadere; l’allungamento dell’iter previsto per la realizzazione del IV lotto e l’ostinazione dimostrata dalla Presidenza della Regione Abruzzo e dall’ANAS nel perseguire il tracciato esistente – che presenta macroscopiche criticità e non risolverà il problema della viabilità sulla costa – non mi consentono di tergiversare oltre la fine del corrente anno, per questo Masterplant è pronta ad inviare al MASAF una variante spostando il Progetto in provincia di BARI e una parte in provincia di ROVIGO.

Mi unisco dunque anch’io all’appello rivolto dal Comune di Roseto e dai cittadini perché si avvii un confronto fattivo e politico urgente.
Chiedo dunque al Presidente Marsilio di voler dare una risposta chiara e definitiva: l’Abruzzo vuole questi 350 posti di lavoro o intende regalarli ad un’altra regione? L’invito, ennesimo ed ultimo, è ad un dialogo sino ad ora negato, che potrebbe aprire a una soluzione che contempli sia la superstrada che la nascita di una nuova importante Azienda internazionale.

Andrea Boscolo

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