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Pescara

Spari a Pescara Vecchia: si indaga sulla pista della vendetta

Pescara. Si indaga seguendo la pista della vendetta per il grave episodio avvenuto sabato sera a Pescara Vecchia, dove due uomini in sella a uno scooterone sono sfrecciati tra la folla per esplodere alcuni colpi di pistola.

Arma, fortunatamente, a salve, ma la gravità del gesto rimane, così come il rischio che qualcuno poteva rimanere investito dal T-Max di colore chiaro che, provenendo da piazza Garibaldi, ha percorso corso Manthoné alle 23 di un sabato sera di movida, per poi uscire da piazza Unione, imboccare la rotatoria contromano e fuggire via sull’Asse attrezzato.

Come riporta il quotidiano Il Centro, nel punto in cui sono stati esplosi i colpi e i due sullo scooterone avrebbero urlato qualcosa all’indirizzo di qualcuno all’interno di un locale della zona, la sera prima – quella di Halloween – si sarebbe consumata una rissa.

Per questo, grazie anche alle tante telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze dei tanti presenti, la squadra Mobile della polizia sta seguendo la pista della spedizione punitiva e potrebbe essere vicina ad avere individuato i responsabili.

Sul caso si pronuncia anche la politica, con il capogruppo M5S Paolo Sola che “riporta l’attenzione su una zona della città che da troppo tempo vive una condizione di crescente abbandono e degrado. Periodicamente dalla zona arrivano segnalazioni di risse, vandalismi, traffici sospetti e rumori notturni. Una situazione che colpisce chi vive nel quartiere quanto chi svolge un’attività commerciale, spesso accusato ingiustamente di alimentare quel degrado che invece subisce ogni giorno sulla propria pelle”.

“Le attività non sono il problema – prosegue Sola – ma le prime vittime di un sistema che non tutela e non ascolta. Chi amministra la città dovrebbe capire che la vera sicurezza nasce da un quartiere vissuto, curato, frequentato, con strade pulite, luci accese, iniziative culturali, spazi di aggregazione e controlli mirati e puntuali: colpire e sanzionare chi opera al di fuori delle regole dovrebbe essere la priorità, perché è grave lasciare che pochi locali irregolari continuino indisturbati per colpa di un’amministrazione che continua a voltarsi dall’altra parte. Quei casi vanno isolati, per tutelare la stragrande maggioranza degli operatori che lavorano con serietà e che sono i primi a chiedere un quartiere vivo, frequentato e sicuro”.

“Gli spari in strada, l’altra sera a corso Manthoné, sono la punta di un iceberg: Pescara è la meno sicura d’Abruzzo, come mostra il dossier del Sole 24 Ore”, aggiunge Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana, “Le azioni della giunta Masci sono, evidentemente, solo propaganda: la destra è bocciata proprio nel suo cavallo di battaglia. Non servono solo divieti e repressioni a colpi di ordinanze, la cultura della sicurezza si costruisce con l’educazione e la prevenzione”.

“Esaminando il dossier del Sole24 Ore sulla criminalità in Italia nel 2025, la classifica annuale che fotografa delitti e reati denunciati l’anno precedente in 106 province d’Italia, Pescara è al 31esimo posto in Italia”, prosegue, “Con 3690,5 denunce ogni mille abitanti, Pescara ha l’indice di criminalità peggiore d’Abruzzo, anche peggio dell’anno precedente. In particolare, per stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, danneggiamenti Pescara si piazza tra le prime 30 peggiori province d’Italia”.

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