
Tortoreto. Una breve comunicazione e poi l’abbandono per la seduta consiliare per quella che viene definita una mancanza di trasparenza.
Nell’ultima seduta del consiglio comunale, prima di Natale, il consigliere Mauro Di Bonaventura ha lasciato l’aula.
Le ragioni della decisione, in parte evidenziata in aula, sono affidate ad un comunicato stampa diffuso poco dopo.
Project financing sosta a pagamento: calendarizzato dopo richiesta in aula
In data 12 dicembre Di Bonaventura e altri consiglieri hanno depositato una mozione (art. 58 del Regolamento) per discutere il project financing sulla sosta a pagamento, allegando analisi economiche che stimano un aggravio di 7,6 milioni di euro per i cittadini in 23 anni e un minor introito comunale di 2,9 milioni di euro rispetto alla gestione diretta. L’amministrazione non ha fornito controdeduzioni tecniche né calendarizzato la mozione nel primo Consiglio utile.
In aula, Di Bonaventura ha richiamato l’art. 58 del Regolamento per chiedere che fosse il Consiglio stesso a votare la calendarizzazione della mozione. La richiesta è stata approvata e il project financing verrà discusso nel prossimo consiglio comunale. Tuttavia, la necessità di dovere ricorrere a questa procedura testimonia l’ostruzionismo sulle questioni di trasparenza economica.
Commissione d’indagine bloccata, regolamento rimandato
In qualità di Presidente della Commissione di indagine, Di Bonaventura ha richiesto il 22 ottobre la proroga dei lavori per chiarire ulteriori responsabilità sugli ammanchi, ma la richiesta non è mai stata iscritta all’ordine del giorno di tre sedute consecutive. Inoltre, manca ancora – dopo un anno – la riforma del Regolamento del Consiglio promessa dal Sindaco, necessaria anche per tutelare i diritti di rappresentanza di chi non appartiene più a un gruppo strutturato.
La scelta di abbandonare i lavori
“Non avvallo con la mia presenza un Consiglio che evita di discutere in modo tempestivo un project financing da milioni di euro e che impedisce alla commissione di indagine di arrivare fino in fondo», dichiara Di Bonaventura. “Sebbene la mozione sia stata calendarizzata, rimane il fatto che la trasparenza dovrebbe essere la norma, non un diritto da conquistare in aula. Continuerò a informare i cittadini su questi temi attraverso iniziative pubbliche”.
Per la cronaca, il consiglio comunale presentava cinque punti all’ordine del giorno: individuazione del perimetro del territorio urbanizzato, una permuta stradale, l’approvazione di due regolamenti (manomissione del suolo pubblico e canone patrimoniale), ricognizione della partecipazione pubbliche.



