Pescara. Confermata, con la delibera di Giunta 58 del 14 maggio, l’aumento della Tari a Pescara.
“Un rincaro che il Movimento 5 Stelle denuncia da mesi – commenta il capogruppo pentastellato Paolo Sola – figlio diretto della folle decisione di estendere il sistema di raccolta porta a porta all’intero territorio comunale, senza un vero piano di efficientamento né un’adeguata valutazione dei costi. Lo avevamo detto un anno fa, quando a poche settimane dalla scadenza del suo mandato, il Consiglio Comunale del Masci 1 approvò il Piano Economico Finanziario della TARI per il triennio successivo: era un atto politico gravissimo, un vero e proprio blitz in zona cesarini, che già allora anticipava il salasso a carico dei cittadini”.
“Oggi, con questa nuova delibera – prosegue Sola – la Giunta Masci ribadisce quella stessa linea miope e irresponsabile. Nessuna autocritica, nessun ripensamento, solo l’arroganza di un’amministrazione che continua a far pagare ai pescaresi le conseguenze delle proprie scelte sbagliate. Il Movimento 5 Stelle ha sempre contestato con forza questa strategia: l’estensione indiscriminata del porta a porta, realizzata senza un’analisi seria della sostenibilità economica, si è rivelata una trappola costosa e inefficace. La promessa di un servizio migliore e di tariffe stabili si è infranta contro la dura realtà: costi alle stelle e cittadini presi in giro”.
“Il nostro voto contrario in Consiglio fu netto e motivato allora, così come lo sarà su questa ulteriore delibera – conclude Paolo Sola – continueremo a denunciare questi scempi, a difendere gli interessi dei cittadini e a batterci per un modello di gestione dei rifiuti moderno, efficiente e sostenibile”.
“L’aumento della Tari per il 2025, votato nel 2024, sarà pari al 3 per cento circa, e questo vuol dire che, in media, ogni contribuente (famiglia o impresa) pagherà 6 euro in più”, specifica l’assessore a Bilancio Eugenio Seccia, che lo ritiene “un dato semplificativo, certo, ma che rende perfettamente l’idea: non stiamo realizzando nessuna stangata a carico dei pescaresi e l’aumento della Tari non è da collegare strettamente al servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta che in questa fase si sta espandendo in altre zone della città, contrariamente a quanto affermano alcuni rappresentanti della minoranza”.
“Il ritocco della Tari è dovuto a un adeguamento contrattuale”, prosegue l’assessore, “per ciò che riguarda il rapporto tra il Comune e la società Ambiente spa, che gestisce il servizio e si occupa della raccolta dei rifiuti e della pulizia della città: è stato un aumento inevitabile, dovuto principalmente all’aumento del costo della vita che, è evidente, tocca anche questo settore, e si pensi al costo del carburante. Una questione che non riguarda solo Pescara, visto che la Tari è stata ritoccata anche da altre amministrazioni, con percentuali perfino superiori, a dimostrazione della necessità di rivedere il costo del servizio e di prevedere una copertura. Da questo punto di vista va chiarito che le somme della Tari sono destinate per intero a Ambiente spa per il servizio che svolge, e non vanno di certo al Comune. La nostra attenzione è stata massima, per evitare un aumento eccessivo, tant’è che abbiamo già destinato una parte di quanto incamerato nella lotta all’evasione alla copertura delle somme dovute a Ambiente spa, limitando così l’incremento della Tari”.
“Mi impegno sin d’ora ad intervenire per promuovere una riduzione della Tari nel 2026, un obiettivo perseguibile anche grazie ai risultati positivi che stiamo conseguendo con la lotta all’evasione fiscale”, conclude Seccia.