
Il Comune di Pineto intende esprimere la piena condivisione e solidarietà al signor Manolo Pelusi per la sua battaglia di civiltà per i diritti delle persone con disabilità. L’Amministrazione comunale condivide l’obiettivo di garantire maggiori risorse per la realizzazione di progetti di vita indipendente e interventi personalizzati a favore delle persone con disabilità grave.
In merito alle dichiarazioni diffuse a mezzo stampa da Pelusi e dall’associazione da lui presieduta Abilbyte Odv, il Comune di Pineto ritiene comunque doveroso precisare alcuni punti, al fine di evitare rappresentazioni parziali e fuorvianti di una vicenda delicata e complessa. L’Amministrazione comunale di Pineto e gli uffici dell’ente, nel rispetto delle proprie competenze, hanno seguito con attenzione la situazione di Pelusi negli ultimi anni, attivando numerosi tavoli di confronto con i servizi sociali e gli enti preposti. È pertanto ingiusto parlare di “silenzio” o “abbandono”. Va precisato che Pelusi è beneficiario degli interventi per la vita indipendente previsti dalla Legge Regionale n. 57/2012 e dal Piano Distrettuale dell’Ambito Sociale n. 23 Fino-Cerrano, di cui è parte il Comune di Pineto.
La legge n. 27/2012, come noto, favorisce l’autogestione dei servizi assistenziali al fine di contrastare il ricorso all’istituzionalizzazione, garantire la personalizzazione degli interventi, l’integrazione sociale e la permanenza nel proprio ambiente di vita delle persone con grave disabilità. Garantisce alle persone con disabilità grave il diritto alla vita indipendente e autodeterminata, attraverso il finanziamento di progetti di assistenza personale autogestita. Nel rispetto delle risorse disponibili sul bilancio regionale, la Regione, su richiesta degli Enti d’ambito sociale, può intervenire mediante l’erogazione di finanziamenti annuali diretti a consentire la realizzazione di progetti di assistenza personale autogestita. Il finanziamento è compatibile con l’erogazione di altre prestazioni di assistenza domiciliare fornite dagli enti preposti. La Regione Abruzzo ha stabilito in 12 mila euro annui l’importo massimo per la realizzazione del progetto di vita indipendente. Il Comune di Pineto, dunque, da anni integra questo importo – oggettivamente insufficiente – con risorse proprie, al fine di garantire al signor Pelusi un importo adeguato per favorire la piena realizzazione del progetto di vita indipendente, assicurando un sostegno concreto e continuativo nel tempo.
Inoltre, Pelusi ha fatto istanza al Comune di Silvi, capofila dell’Ambito Sociale n. 23, per beneficiare delle risorse per la realizzazione del progetto “Dopo di Noi” (Legge n. 112/2016). La valutazione del progetto deve essere definita, d’intesa con l’interessato, dall’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) del Distretto Sanitario di Base di Atri. Collegata alla definizione e, quindi, alla realizzazione del progetto è la disponibilità di un alloggio autonomo. Alloggio per il quale da tempo si cerca una soluzione, dopo che l’alloggio ATER a canone concordato di cui è stato assegnatario, sul quale sono stati effettuati lavori di adeguamento, non è stato ritenuto idoneo dall’interessato.
“Il Comune ha seguito con continuità la situazione del signor Pelusi, – dichiara il Sindaco Alberto Dell’Orletta – attivando tutte le misure previste dalla legge per garantire la sua autonomia e integrazione sociale. Le accuse di abbandono non rispecchiano il lavoro concreto degli uffici e degli amministratori, sempre impegnati a supportare i cittadini con disabilità. Siamo sempre a disposizione per un dialogo costruttivo con l’interessato”.
“Comprendiamo le difficoltà con cui convive il signor Pelusi – aggiunge l’assessora al Sociale del Comune di Pineto, Camilla Scianitti – dal canto nostro abbiamo individuato di concerto con Ater un appartamento da destinargli, ha rimesso un progetto di adeguamento che oltre alla validazione del UVM necessita del soccorso finanziario della Regione. Ricordiamo che un altro appartamento era già stato individuato, assegnato e adeguato tuttavia si è rilevato inadatto alle sue specifiche esigenze. Invitiamo tutte le parti a mantenere un dialogo costruttivo, evitando strumentalizzazioni che non aiutano a risolvere le problematiche reali. Le accuse di indifferenza e disumanità, non rispecchiano l’impegno quotidiano degli uffici dell’ente, degli operatori e degli amministratori. Confermiamo la nostra disponibilità a collaborare con l’interessato e con tutti gli enti coinvolti per il pieno successo dei progetti di vita indipendente”.