Bimba di due mamme, “Da Rabbuffo e Profeta campagna diffamatoria e infondata”
Astolfi (M5S) fa notare che Comune di Silvi ha recepito atto di Teramo

“Parliamo dell’ostinata narrativa costruita dalla Profeta e da Berardo Rabuffo contro il Comune di Teramo, reo – a loro dire – di aver bluffato su un atto di stato civile. Peccato che a smentirli non siano state forze politiche avverse, ma il Comune di Silvi stesso, guidato da un sindaco della Lega, che è stato costretto, seppur con un ritardo inaccettabile, ad annotare l’atto proveniente da Teramo, riconoscendone la legittimità in ossequio alla legge e ai principi costituzionali. Questo dimostra in modo incontrovertibile che la ricostruzione fornita da Profeta e Rabuffo era non solo infondata, ma deliberatamente diffamatoria nei confronti di chi ha semplicemente applicato la legge. Ed è grave che prima di gridare allo scandalo non ci si informi a dovere. Che si voglia ora continuare su questa strada, tra lettere al Presidente della Repubblica, petizioni dall’amaro sapore inquisitorio e polemiche continue, dimostra solo quanto la Lega Abruzzo sia ormai schiava di una linea politica superata, avulsa dalla realtà e incapace di rispettare i pronunciamenti della Corte Costituzionale che stridono con il suo sentire. Proprio quest’ultima, pochi giorni fa, ha sancito, con la sentenza n.115, la legittimità del riconoscimento del congedo parentale alla seconda madre: un ulteriore passo avanti verso una reale uguaglianza e una concreta tutela dell’interesse del minore”.
“Esprimiamo tutto il nostro biasimo per questo accanimento della Lega e piena solidarietà alla famiglia travolta da questa ondata del loro odio ideologico. È inaccettabile che un partito politico continui a strumentalizzare un nucleo familiare per meri fini propagandistici, con l’intento di ledere i diritti già riconosciuti ad un minore. Anche nel più fantasioso scenario in cui questa assurda crociata della Lega avesse avuto successo, l’unico esito sarebbe stato la sottrazione del diritto alla bigenitorialità del minore che tanto dicono di voler difendere.