L’Ordine degli Ingegneri di Teramo si rinnova
Nuovo consiglio che entro dieci giorni sceglierà nuovo presidente

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Teramo ha eletto il nuovo consiglio, tra rappresentanza e innovazione, che resterà in carica fino al 2029.
A farne parte saranno in totale 11 consiglieri di cui 4 donne e 7 uomini. La più votata è stata Micaela Forcella, vice presidente uscente dell’Ordine. Le elezioni per il rinnovo dei consiglieri degli Ingegneri teramani si sono svolte dal 22 al 26 maggio nella sede di Corso Cerulli 74. Gli iscritti all’Ordine sono attualmente 1412, i votanti sono stati 510.
Il nuovo Consiglio procederà, entro 10 giorni, all’elezione del Presidente e delle altre cariche. Gli eletti alla guida del Consiglio per il prossimo quadriennio (2025-2029) sono gli ingegneri: Micaela Forcella con 434 preferenze, Rodolfo Di Odoardo 286 voti, Roberta Ruggieri 281 voti, Michela Piccioni 273 voti, Giuseppina Bianconi 260 voti, Ferruccio Reali 255 voti, Sabatino Di Leonardo 220 voti, Magiste Trosini 199 voti, Remo Bernardi 189 voti e Carlo Taraschi con 187 voti per la sezione A con laurea magistrale. Per la sezione B con laurea triennale: Marco Di Sante con 277 preferenze.
Gli elettori hanno potuto esprimere un numero massimo di 11 preferenze (10 per la sezione A, Ingegneri con laurea magistrale e 1 per la sezione B, Ingegneri Junior con laurea triennale) con un numero massimo di 7 preferenze per i canditati dello stesso genere.
L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Teramo ha proposto ai suoi iscritti la possibilità di eleggere un gruppo di tecnici con esperienze diverse, coesi su un progetto condiviso, orientato alla costruzione di un Ordine unito in continuità con la consiliatura uscente presieduta da Leo De Santis, multidisciplinare e rappresentativo sia dei liberi professionisti e sia dei tecnici che lavorano come dipendenti. Un passaggio importante per delineare il futuro dell’Ordine stesso e rafforzare il suo legame con la collettività professionale per il bene comune.
Il programma proposto per il prossimo quadriennio si sviluppa su cinque assi principali: la tutela della professione, il supporto concreto agli iscritti, la formazione tecnica e trasversale, l’inclusione e valorizzazione delle competenze, l’innovazione digitale, ambientale ed energetica.