Tortoreto, piazzale della chiesa: ecco il prezzo da pagare per la collettività
L'intervento del segretario del Pd: il progetto va rivisito e i numeri valutati correttamente

Tortoreto. La pubblicazione degli atti, approvati in consiglio comunale, sul progetto di finanza legato alla realizzazione del piazzale di Santissima Maria Assunta, a Tortoreto, offre lo spunto per tornare su un tema che continua a generare discussioni.
Ad analizzare la progettualità, prefigurando anche le prossime azioni, è Fabio Di Sabatino, segretario cittadino del Pd.
“Da anni Tortoreto aspetta una nuova piazza nel cuore del paese. Un luogo simbolico, davanti alla chiesa Santissima Maria Assunta, che merita di essere riqualificato con cura e buon senso”, dice Di Sabatino.
“Ma il modo scelto dall’amministrazione comunale è quello sbagliato. Perché questa piazza sarà costruita mettendo le mani nelle tasche dei cittadini e dei turisti per i prossimi 23 anni. E siamo stupiti che l’amministrazione voglia proseguire con questa scelta.
L’amministrazione, infatti, vuole usare la formula del partenariato pubblico-privato dove il privato realizza l’opera ma in cambio gestisce tutti i parcheggi pubblici a pagamento, incassando quasi tutti i proventi. Al Comune resterebbe solo una piccola quota”.
Cosa prevede il progetto
– I parcheggi a pagamento salirebbero da 1000 a 1500.
– Finirebbero a pagamento anche via Trieste, il lungomare lato ovest, le rotonde e altre strade e zone oggi gratuite.
– Le tariffe raddoppierebbero e si pagherebbe da aprile a settembre, inclusi festivi e prefestivi.
Inoltre, con tutto questo, il Comune incasserebbe meno di quanto incassa già oggi dalla gestione attuale dei parcheggi, rimettendoci in termini economici.
“A sostegno di questa scelta, l’amministrazione si affida a uno studio tecnico costato 17mila euro di soldi pubblici, che però non tiene conto delle entrate reali già esistenti”, prosegue la nota.
“Un errore pesante, che rende le conclusioni false: non è vero che il project financing conviene più di un appalto. Anzi, il Comune potrebbe sostenere da sé la realizzazione della piazza.
Questa operazione conviene solo al privato, il quale guadagnerà persino sulle multe che verranno comminate ai malcapitati.
Il progetto va subito rivisto e i numeri rivalutati correttamente.
Noi stiamo già da giorni lavorando sul territorio per unire cittadini, associazioni e realtà locali che non vogliono subire una scelta così sbilanciata. Per far sentire tutto il nostro dissenso.
La piazza si può e si deve fare, ma non così. Non sacrificando tutto il resto del paese per i prossimi 23 anni”.