Pescara, “Riserva tra fiamme e parole vuote”
L'associazione politica Radici in Comune attacca l'amministrazione "cieca e sorda"

Pescara. “Ancora una volta, la Pineta Dannunziana, che per i cittadini è la Riserva che dovremmo tutelare con la massima serietà, è stata colpita dalle fiamme”.
“Il Sindaco, accorso sul posto accompagnato da consiglieri comunali e assessori, in un comunicato ha espresso il suo sollievo per lo scampato pericolo e ha affermato: “La pineta Dannunziana è il nostro cuore verde, e continueremo a tutelarla con la massima accortezza“. Strano intanto che non si sia messo alla guida di uno dei camion oppure con una pompa in mano”.
“Quanto valgono queste parole di fronte all’ennesima offesa ad un’area di così vitale importanza per la città ma anche per un territorio più ampio e senza limiti amministrativi?”.
A chiederselo è l’Associazione politico culturale Radici in Comune.
“L’Amministrazione attuale si ostina, dopo anni, a non nominare una direzione scientifica e un comitato per la Riserva, trattando un ecosistema così delicato come un semplice polmone verde senza la necessaria cura specialistica. È difficile credere a una “massima accortezza” quando mancano le basi per una tutela vera e propria. In questi anni abbiamo denunciato di un’area protetta deprivata della sua principale componente, gli alberi, per un numero di cui abbiamo perso contezza, tra il precedente incendio del 2021, la realizzazione del Pendolo nello stesso anno e l’invasione della cocciniglia, ormai totalmente degradata e prossima al collasso”.
“A questa Amministrazione va sicuramente ascritta l’incapacità gestionale di questo luogo e alla Regione Abruzzo una corresponsabilità nella mancanza dei controlli e soprattutto nel continuare a fornire risorse economiche senza riscontri funzionali”, conclude la nota.
La consigliera Simona Barba aggiunge: “Svariati mesi fa scrissi personalmente ai dirigenti dell’ufficio Parchi in Regione denunciando in che stato fosse la Riserva: tra incendio, esbosco deleterio, nessuna politica di restauro, ho chiesto un intervento e un controllo da parte della Regione, perché, ricordiamolo, la Riserva è Regionale. Ho avuto risposta? Nessuna”.
“A Pescara sono innumerevoli le richieste affinchè venga formato un Comitato di Gestione con relativo Direttore. Il Consiglio comunale tutto, all’unanimità, ha votato una mozione a gennaio perché questo Comitato di Gestione venga creato. Ma il silenzio nei nostri corridoi è uguale a quello della Regione. Pare ci sia sempre qualcos’altro da fare, mentre la nostra Riserva muore”.
E ancora: “L’altro giorno ho avuto segnalazione di un intero bosco di pini che, nel comparto di fronte allo stadio, sta morendo per la cocciniglia. Le piante esotiche, come le palme e altro, stanno soffocando la delicata biodiversità della Riserva. Non lo dico io, lo dicono gli esperti, lo dicono i tecnici nominati dal Sindaco : la Riserva è a rischio, ha bisogno di un urgente intervento di Restauro”.
“Questo ulteriore incendio apre ancora molti interrogativi: ha funzionato l’impianto previsto antincendio? Come mai l’acqua è stata portata con le autobotti e prelevata dal laghetto? I bocchettoni non funzionavano? Dove sono i pattugliamenti della protezione civile, i volontari dell’antincendio boschivo che l’assessore Pignoli ha promesso? L’intervento è stato tempestivo? E ora dopo l’incendio, verranno abbattuti i pini lambiti urgentemente, senza pensare, come già è successo in passato? Nel nome del pericolo e dell’urgenza verrà devastata ulteriormente dove l’incendio non è riuscito?”
“Pezzo dopo pezzo la stiamo perdendo, tra incuria, inerzia e pressapochismo. E trovo che tutto ciò sia veramente doloroso per la nostra comunità”, conclude Barba.
LA REPLICA DEGLI ASSESSORI ORTA E PIGNOLI
“La consigliera Barba, mossa un po’ dal periodo di campagna elettorale e un po’ dal fanatismo ambientalista, butta in confusione diversi temi riguardanti l’incendio che ha colpito il comparto 3 della pineta Dannunziana”. Lo dichiara Cristian Orta, assessore al Verde. “Mi trovo costretto a dare risposta ai temi che ci riguardano. Sulla gestione del verde all’interno del polmone verde della città, va precisato che i percorsi, gli spazi destinati alla socialità e le aree limitrofe ai confini della Pineta sono oggetto di regolari interventi di sfalcio a cura del Comune di Pescara, con l’obiettivo di assicurare condizioni di sicurezza e piena accessibilità per la cittadinanza. Al contrario, nelle zone non aperte al pubblico, come quella interessata dall’incendio, viene preservato l’equilibrio naturale della Riserva, in coerenza con le finalità di salvaguardia ambientale della pineta. Inoltre, interveniamo costantemente per la rimozione degli alberi pericolanti lungo le fasce di 20 metri adiacenti ai sentieri, per ridurre i rischi legati alla sicurezza delle persone”, come già precisato dal servizio Verde. Poi Orta prosegue: “Per la cocciniglia, gli interventi vanno regolarmente avanti. In quella zona proprio qualche settimana fa, sono stati eseguiti lavori che hanno interessato la vegetazione attorno al perimetro della Pineta. Infine – conclude Orta – non saranno eseguiti abbattimenti, a meno che non ci siano pericoli alla pubblica incolumità. Nei prossimi giorni si procederà con gli approfondimenti del caso: risultano lambiti pochi pini ma non dovrebbero essere oggetto di abbattimento”.
Sul tema è intervenuto anche l’assessore alla Protezione Civile, Massimiliano Pignoli: “La consigliera Barba, già in piena campagna elettorale, sperando di racimolare qualche voticino in più in un’eventuale nuova votazione, pone dei quesiti che trovano immediata e facile risposta. Se pensa di creare un caso, non trova terreno fertile, per usare una metafora di suo gradimento. Inizio precisando che l’impianto antincendio ha funzionato molto bene, in maniera performante aiutando i Vigili del Fuoco a domare l’incendio. Quelli che la consigliera Barba chiama ‘bocchettoni’, dimostrando di non conoscere la materia, si chiamano ‘idranti soprasuolo’ o ‘idranti a muro’ e hanno lavorato perfettamente, come si evince anche da alcune istantanee, e sono serviti proprio per ricaricare le autobotti. Sul prelevamento dell’acqua dal laghetto, devo precisare che è stata una scelta dei Vigili del Fuoco che hanno ritenuto, a ragione, di prendere questa decisione. Sul pattugliamento, lo scorso 8 luglio è stata approvata una delibera di Giunta che prevede il passaggio del personale della Protezione Civile, dal 13 luglio al 14 settembre 2025, nelle prime ore pomeridiane (15:00 – 19:00), ovvero durante quella fascia oraria del giorno in cui viene meno l’osservazione diretta da parte di cittadini o di fruitori dei parchi e giardini, ma soprattutto quella fascia oraria maggiormente a rischio, per eventuali incendi dovuti a fonti di calore. Un servizio che c’è e che riguarda anche altre zone dalla città. Per cui la consigliera Barba può stare tranquilla: la Protezione Civile svolge un lavoro straordinario e siamo attenti a tutti gli aspetti”.