
Civitella del Tronto. “Ancora una volta, l’amministrazione Di Pietro ha dimostrato inadeguatezza nella gestione delle questioni scolastiche, mettendo a rischio la serenità e il benessere di studenti e personale.
La riapertura del cantiere all’esterno dell’edificio scolastico del capoluogo, senza alcuna comunicazione preventiva alla scuola, è solo l’ennesimo episodio che evidenzia disorganizzazione e indifferenza verso le necessità educative”.
A sottolinearlo, con dovizia di particolari, è Andrea Sbranchella, capogruppo di Uniti per Civitella.
“Il disagio causato dai lavori è stato immediato. Polvere e rumori hanno compromesso l’attività didattica per i 63 ragazzi del PON, i 20-30 bambini della scuola dell’infanzia, i 20 studenti del corso di inglese e i 60 ragazzi che hanno sostenuto le certificazioni di Cambridge”, si legge. “La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla chiusura delle finestre con grate metalliche sul lato del cantiere, che ha impedito la ventilazione naturale, in particolare nella palestra. Quest’ultima, oltre a essere fondamentale per lo svolgimento dei progetti scolastici, era anche l’unico ambiente fresco e ben aerato, indispensabile per le attività della scuola dell’infanzia nei giorni di caldo intenso. Con le vie di fuga bloccate, la palestra è diventata inutilizzabile anche per ragioni di sicurezza, riducendo drasticamente gli spazi a disposizione.
Per sfuggire a questi disagi, alunni e partecipanti al progetto sono stati costretti a spostarsi in altri luoghi, cercando soluzioni alternative nel borgo, pur di non gravare ulteriormente su studenti e personale. I disagi sono stati significativi per tutti i gruppi presenti negli edifici.
La mancata comunicazione della ripresa dei lavori rappresenta una grave dimenticanza e un’inadempienza. Sembra che l’amministrazione e gli uffici non abbiano inviato alcuna comunicazione ufficiale. Vedendo gli operai iniziare le attività di cantiere, la scuola ha prontamente richiesto la sospensione dei lavori fino al termine delle attività scolastiche (normativamente fissato al 30 giugno). Tuttavia, questa richiesta è rimasta inascoltata, e il cantiere si è fermato solo per un giorno.
A seguito dell’avvio improvviso dei lavori, è stata presentata una richiesta agli uffici comunali per ottenere copia della comunicazione che l’amministrazione avrebbe dovuto inviare alla scuola. Da quanto emerso, tale comunicazione non è mai stata prodotta. È stata quindi sollecitata anche la comunicazione inviata dalla scuola al Comune, ma nessuno dei documenti richiesti è stato mai fornito, nonostante ripetute richieste in presenza e tramite due PEC.
“Il 24 giugno abbiamo presentato una richiesta direttamente in Comune e inviato una PEC, e lo abbiamo fatto nuovamente il 4 luglio. Ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Non è accettabile che dei consiglieri comunali debbano essere ignorati in questo modo su una questione così rilevante per la scuola e per la sicurezza dei bambini”, ha dichiarato il capogruppo Andrea Sbranchella.
In diverse occasioni, sia durante i consigli comunali che in altri contesti, ci è stato ripetutamente ribadito che “le amministrazioni parlano tramite atti amministrativi”. Tuttavia, se si parla di atti, questi devono non solo essere prodotti, ma anche resi disponibili alla minoranza. Purtroppo, accade spesso che i documenti richiesti non vengano forniti, ostacolando così un accesso trasparente e tempestivo alle informazioni.
“Se si vuole davvero lavorare in nome della trasparenza, è indispensabile che gli atti amministrativi siano accessibili, come previsto per legge, per garantire una vera democrazia”, ha aggiunto il capogruppo Andrea Sbranchella.
Ancora una volta, l’amministrazione Di Pietro ha dimostrato la propria inadeguatezza nella gestione delle problematiche scolastiche. La sua indifferenza verso le esigenze delle scuole è evidente: lo dimostrano la mancata difesa contro il recente dimensionamento scolastico e la disastrosa gestione dei giochi donati da Reggio Children alla scuola dell’infanzia, danneggiati durante i lavori di ampliamento del Nido di Villa Lempa.
La scuola non può più permettersi di subire ulteriori disagi a causa di una gestione che non risponde alle esigenze della comunità scolastica. Di fronte alla ripetuta inadeguatezza e alle gravi carenze comunicative dell’amministrazione, l’unico risultato è l’ennesima dimostrazione di disinteresse per il bene delle scuole e dei ragazzi. È necessario che l’amministrazione prenda finalmente atto della gravità della situazione e si faccia carico delle proprie responsabilità. Altrimenti, come sempre accade, tutto si risolverà con l’ennesimo trionfale taglio del nastro: una pratica, quest’ultima, che sembra piacere particolarmente all’amministrazione Di Pietro.