
Pescara. L’ASL di Pescara respinge le affermazioni diffuse dal Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, circa un presunto “collasso” del Pronto Soccorso.
“L’attività è regolarmente garantita, nel rispetto dei percorsi di emergenza-urgenza e della sicurezza dei pazienti e degli operatori” afferma una nota dell’azienda sanitaria che sul personale prosegue: “Sul personale. Il Pronto Soccorso di Pescara dispone oggi di 21 Medici – compreso il Direttore – e 4 Medici CoCoCo – in sostituzione di 3 maternità e di 1 cessazione – cui se ne aggiungerà 1 la prossima settimana, 73 infermieri più un coordinatore infermieristico, 34 operatori socio-sanitari e 10 unità dedicate al barellaggio. La copertura per turno prevede 5-6 medici di mattina, 5/6 di pomeriggio e 3 di notte, con 1 reperibile in caso di sovraffollamento, 13 infermieri al mattino, 13 al pomeriggio e 11 nella notte, con un’ulteriore reperibilità infermieristica notturna. Il servizio di barellaggio è assicurato sull’intera giornata grazie al personale dedicato, con organizzazione per turni. Questi numeri smentiscono ricostruzioni parziali e non aderenti alla reale dotazione in servizio”.
Sulle attese di ricovero, la Asl aggiunge: “Il tempo di attesa al ricovero si misura dal momento in cui il clinico dispone il ricovero (ingresso in “boarding”) fino alla chiusura in esito del ricovero. Da quando è stato istituito il Bed Management aziendale (gennaio 2025), il monitoraggio quotidiano e settimanale documenta un netto miglioramento dei tempi: nei mesi recenti non si sono più registrati pazienti in attesa oltre le 144 ore; i pazienti oltre le 72 ore si sono significativamente ridotti e in alcune settimane di maggio e giugno sono stati azzerati; si registra inoltre una progressiva riduzione anche delle attese oltre le 36 ore (cfr grafici). L’analisi evidenzia, rispetto all’estate 2024, una gestione molto più fluida dei ricoveri, pur nel contesto del fisiologico aumento degli accessi estivi. Tali risultati sono frutto di un più appropriato utilizzo dei posti letto e di una migliore stratificazione dei pazienti non dimissibili, con ricorso anche ad un più attento e costante posti nelle strutture private accreditate, quando necessario”.
“Le parole hanno un peso: parlare di ‘collasso’ non corrisponde ai dati oggettivi che monitoriamo ogni giorno” dichiara il Direttore Generale, Vero Michitelli. “L’Azienda continua a intervenire con strumenti organizzativi e di personale. Il Pronto Soccorso è operativo, i percorsi tempo-dipendenti sono garantiti e la presa in carico è continua. Ringrazio tutto il personale per lo sforzo straordinario di queste settimane”.
“La gestione dei posti letto ha già prodotto effetti misurabili: l’assenza di attese oltre le 144 ore e l’azzeramento, in alcune settimane, delle attese oltre 72 ore, sono indicatori concreti. I picchi di prevalenza, per quanto riguarda le attese di 36 ore dopo l’ingresso del bed management non hanno mai raggiunto mai i massimi dei periodi precedenti; inoltre, si registrano (15a settimana, 20a e 21a settimana) dei valori di prevalenza di minimi mai raggiunti in precedenza” afferma la Bed Manager, Maria Costanza Turi. “Stiamo proseguendo nel lavoro di ottimizzazione dei flussi, attraverso un confronto quotidiano con tutte le unità operative dei tre presidi che garantiscono una costante e fondamentale collaborazione. Si sta procedendo anche alla definizione di differenti percorsi diagnostico-terapeutici per le principali condizioni cliniche d’interesse, al fine di ottimizzare ulteriormente i tempi di stazionamento in pronto soccorso”.