Atto aziendale Asl, Di Giosia contro Teramo e Sant’Omero: “Letture superficiali”
La replica del direttore generale ai rispettivi sindaci

L’atto aziendale della Asl di Teramo è stato presentato ieri al comitato ristretto dei sindaci.
“Due le voci critiche che si sono alzate: quella del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e quella del sindaco di Sant’Omero Andrea Luzii – sottolinea l’Asl di Teramo – Per quanto riguarda Teramo non c’è stata alcuna soppressione della Psichiatria, che non è mai stata Uoc. Il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura è sempre stato una Uosd (Unità operativa semplice a valenza dipartimentale). Nell’atto aziendale si legge Uosd Teramo- Giulianova che, in base anche ai più recenti orientamenti clinici, si divideranno il trattamento della fase acuta e post acuta”.
“La comprensione dei complessi meccanismi su cui ruota l’organizzazione sanitaria è compito arduo per coloro che non sono del settore. Ma c’è una notevole differenza fra imprecisioni dettate da una lettura superficiale e quelle che appaiono vere e proprie strumentalizzazioni – dichiara il dg Maurizio Di Giosia – E’ quanto sta accadendo per la sanità in Val Vibrata, dove i continui falsi allarmi stanno causando danni enormi proprio all’ospedale che le polemiche infondate sostengono di voler difendere. Un caso evidente riguarda l’Ostetricia e ginecologia: il risultato tangibile degli annunci su irreali chiusure e soppressioni sono le numerose telefonate di cittadini che chiedono se il reparto è in funzione e chissà quanti non telefonano e si rivolgono direttamente altrove. Questo atto non penalizza affatto gli ospedali spoke rispetto a quello hub, anzi li valorizza. Il sindaco Andrea Luzii nelle sue dichiarazioni sull’atto aziendale fa una ricostruzione tutta sua, non aderente a quella che è la realtà. Ad esempio non si capisce dove abbia letto che i posti letto scendono a 89 da 130. I posti letto restano gli stessi. Così come è certo che restano tutte le unità operative, compresa quella di Riabilitazione funzionale, di Riabilitazione cardiologica e che la Lungodegenza sarà attivata appena riusciremo a reperire il personale. A questo riguardo va sottolineato che la carenza di personale medico influenza in materia determinate scelte e situazioni. Parimenti resta il Day hospital oncologico che non viene trasferito da nessuna parte”.
E ancora: “Strano, infine, che il sindaco accanto ai suoi commenti graffianti non menzioni il fatto che nell’atto aziendale la Chirurgia figura come Uoc (unità operativa complessa). Non posso che richiamare al senso di responsabilità politici, amministratori locali e comitati civici: è comprensibile la dialettica politica, ma qui si sta andando oltre e a farne le spese saranno i cittadini che, disorientati, si rivolgeranno sempre meno al loro ospedale. Le scelte di questa direzione strategica vengono adottate sulla base di complesse e complete analisi di dati, norme e situazioni e certamente non sono influenzate da iniziative di protesta su tagli inesistenti”, conclude il direttore generale Di Giosia.