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Chieti

Dissesto idrogeologico a Chieti e Bucchianico, interviene Daniela Torto

Roma. “I cittadini di Chieti e Bucchianico dovrebbero dire “grazie” a chi si accorge del dissesto idrogeologico con due anni di ritardo? Non scherziamo.

Oggi si fanno annunci in grande stile, con tanto di toni trionfali per una promessa, senza scrivere nulla sulla carta, di stanziamenti economici per far fronte al dissesto idrogeologico di Bucchianico e di Chieti. Stiamo parlando di frane e smottamenti che hanno danneggiato abitazioni e strade, costringendo molte famiglie ad abbandonare le proprie case. Dopo 2 anni il Governo Meloni si sveglia e promette di stanziare milioni di euro.

Ma dov’erano tutti quanti quando evidenziavo pubblicamente questi problemi del territorio, quando presentavo proposte in Parlamento per chiedere stanziamenti economici per dare risposte urgenti a tutte le famiglie rimaste senza casa e ad un territorio ferito?

Il governo ha ignorato tutto, ha respinto decine di mie proposte formali, discusse e motivate in Parlamento. E adesso che il problema ha costretto intere famiglie ad arrangiarsi da sole – o peggio, ad andarsene dalle proprie case– dovremmo forse applaudire?

Io no. Non applaudo e non dimentico. Fin dal primo giorno sono stata tra la gente. Ho visitato le case colpite, ho ascoltato i cittadini, ho portato le loro voci nei tavoli istituzionali. Non ho mai smesso di battermi per un intervento dello Stato serio e tempestivo. Hanno fatto finta di non vedere.

Se due anni fa non avessi sollevato il tema in Parlamento come Movimento 5 Stelle, non si sarebbe mossa una foglia. Ora il Ministro, con calma olimpica, ripropone quelle stesse idee. Le mie. Le vostre. Quelle a cui avevano detto ogni volta di no.

Ecco com’è andata. Nessuna sinergia, nessuna visione comune. Solo scelte di potere per aggravare un problema e poi annunciare che si sta lavorando per risolverlo. Ma i silenzi e indifferenza di 2 anni rimangono. È una farsa che non va accettata.

Mi auguro solo che ora seguano i fatti. E che le risorse promesse non vengano spese male e in ritardo, ma vadano davvero a beneficio delle famiglie colpite per restituire una casa. Fuori i palazzinari. No alle speculazioni che mirano a ricostruire ancora nuove case in un territorio fragile.

Tre cose devono essere fatte subito:
1. Contributi straordinari per le famiglie colpite
2. Stabilizzazione urgente del territorio franoso
3. Delocalizzazione degli abitanti senza nuovo consumo di suolo, valorizzando gli immobili già esistenti e sfitti.

Raccontare la verità è un dovere, anche quando dà fastidio. E continuerò a farlo. Per rispetto di chi soffre, di chi resiste, di chi non ha mai smesso di lottare”. Lo afferma in una nota l’onorevole Daniela Torto.

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