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Pescara

Pescara al voto, Costantini: “Da Masci solo violazioni”

E il Sindaco replica

Pescara. “Masci tratta i Pescaresi come se fossero degli ingenui. Sembra incredibile, ma è vero e dà chiara la percezione di quanto Masci ed i suoi siano spregiudicati e capaci di tutto”.

 

Ad affermarlo, Carlo Costantini.

“Nel pieno della campagna elettorale, mentre gli altri candidati impegnano tempo e risorse personali per comprendere gli umori della città in tutti i suoi quartieri, agenti della Polizia Municipale in divisa – spiega Costantini – si sono presentati questa mattina in diversi negozi della zona di viale Marconi. Avevano al seguito un foglio excel e si sono rivolti agli esercenti prima identificandoli e poi chiedendo loro di indicare tre criticità della zona per consentire al Comune (dunque a Masci) di intervenire e risolverle, trascrivendole una per una nel foglio excel”.

“Nel frattempo, sempre questa mattina e nelle stesse zone – prosegue – sono improvvisamente comparsi operatori incaricati dal Comune per intervenire sulle aiuole rinsecchite per la totale incuria degli ultimi mesi. Le violazioni consumate con questa iniziativa (sono stracerto non spontanea e non riconducibile ad una iniziativa autonoma del Corpo di Polizia municipale) sono innumerevoli”.

“Risponderanno di nuovo che sono errori formali. Parole queste che ormai nel linguaggio comune del centrodestra servono a coprire qualsiasi aberrazione. Tra tutte le violazioni, quella dell’anonimato che deve proteggere chiunque risponda a questo tipo di domande e che, presumo, sia stato anche difficile opporre a chi si è presentato in divisa. E la spesa a carico dei contribuenti. A chi serve questa consultazione in piena campagna elettorale? Al cittadino comune o esclusivamente a Masci? Lo dico con profondo rammarico – conclude Carlo Costantini – ma Masci continua a trattare i pescaresi come se fossero degli ingenui”.

LA REPLICA DEL SINDACO MASCI

“Io non ci sto e voglio dirlo forte e chiaro. Ancora una volta il consigliere comunale Carlo Costantini infarcisce la sua campagna elettorale di falsità, usando costantemente un tono calunnioso nei miei confronti, ma non gli permetto di continuare questo gioco al massacro vergognosamente finalizzato solo a nuocermi politicamente e personalmente, dopo 30 anni di carriera contrassegnati da una onorabilità mai messa in dubbio neanche dagli avversari.

Dice cose che non stanno né in cielo né in terra, perpetrando il tentativo di danneggiare la mia immagine (con l’amplificazione degli strumenti social, incontrollabili) e, in questo caso, arrivando persino a infangare la Polizia Locale, impegnata nello svolgimento della propria attività. Vede del marcio ovunque, le sue lenti forniscono sempre una visione distorta della realtà e una immagine deformata di Pescara che fa male in primis ai pescaresi, perché il quadro che ne esce fuori è in ogni suo intervento a tinte fosche, come se vivessimo nella città del male assoluto. Sono esterrefatto e preoccupato perché proseguendo queste “pratiche” la coalizione sinistra-cinquestelle rende un cattivo servizio alla politica, che dovrebbe occuparsi dei problemi della città, e crea solo un clima di sospetti e un atteggiamento oppositivo nei confronti di chi amministra la cosa pubblica.

Io non voglio scendere a questo livello, né ora né mai, e credo che non convenga neppure ai miei avversari, nel caso in cui si dovesse tornare alle urne, perché seminare odio non aiuterà mai a recuperare i diecimila voti in più di cui i pescaresi mi hanno gratificato rispetto a lui. Chi mi conosce, chi conosce il mio percorso politico, di amministratore pubblico e professionale (visto che non ho mai vissuto di politica e ho la partita IVA come avvocato da quarant’anni) sa bene che sono una persona, un professionista, un amministratore e un politico serio e non ho alcuna intenzione di prestarmi al gioco al massacro messo in piedi da chi ha sposato ideologia e metodi della peggiore politica inquisitoria che ci sia mai stata in Italia, procurando danni infiniti al nostro Paese. Costantini attacca a testa bassa la Polizia Locale, nel mentre svolge il suo compito di ausilio di prossimità – come richiesto a gran voce dai cittadini e inserito nell’attività programmatoria del Comune, non certo da oggi e non certo in relazione alle elezioni – facendo ipotizzare chissà quale strano piano ordito dal sottoscritto: davvero pensa che un sindaco potrebbe fare qualcosa di simile? Io no, glielo assicuro. E lui? Comincio a pensare che forse lo farebbe”.

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