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Teramo

Difendere l’ospedale di Sant’Omero non è denigrare ma tutelarlo: la posizione del Comitato civico

Sant’Omero. “È davvero paradossale quanto sta accadendo negli ultimi tempi nel dibattito pubblico sulla sanità teramana”.

 

Lo afferma il Comitato Civico per la tutela dell’Ospedale Val Vibrata e della sanità pubblica, rispondendo con decisione alle recenti dichiarazioni provenienti dal vertice della ASL di Teramo, in particolare dal Direttore Generale, che sembrerebbero voler attribuire proprio ai comitati cittadini e ad alcuni sindaci il rischio di “allontanare l’utenza” dagli ospedali spoke, come quello di Sant’Omero.

“Ci chiediamo – dichiara il Comitato – se il fatto che un gruppo di cittadini, regolarmente costituitosi, scelga di difendere la sanità pubblica e l’ospedale di riferimento per il proprio territorio significhi davvero, per qualcuno, denigrare ciò che si vuole tutelare. È questo il messaggio che si vuole far passare?”

Il riferimento è chiaro: alle critiche espresse dalla direzione ASL nei confronti del Comitato e di un sindaco della Val Vibrata che si è espresso con forza contro i provvedimenti regionali e aziendali ritenuti penalizzanti per l’ospedale di zona.

“È un capovolgimento inaccettabile – continua la nota – soprattutto se si considera che proprio da esponenti apicali della stessa ASL sono arrivate, in più occasioni, dichiarazioni pubbliche secondo cui i medici eviterebbero gli ospedali spoke perché preferirebbero lavorare in contesti ‘più complessi’ o ‘più impegnativi’, come l’hub di Teramo. Poi, però, si accusa chi denuncia i problemi di screditare gli ospedali periferici”.

Il Comitato respinge con decisione questa lettura: “A questi dirigenti vorremmo ricordare che le patologie trattate negli ospedali spoke sono le stesse, per tipologia e complessità, di quelle che afferiscono all’hub. Una polmonite è una polmonite ovunque. Lo stesso vale per uno scompenso cardiaco, un’insufficienza respiratoria, un diabete scompensato o una frattura di femore. Quando servono metodiche particolari o tecnologie avanzate, esiste la rete hub-spoke proprio per gestire in modo integrato i casi più complessi”.

Per questo il Comitato sottolinea che “una polmonite curata a Sant’Omero non avrà esiti diversi da una curata a Teramo, se trattata con tempestività, competenza e adeguate risorse. Dire o far intendere il contrario non è solo sbagliato: è quello sì screditare l’ospedale spoke e chi ci lavora”.

Infine, l’appello: “Difendere la sanità pubblica non significa denigrarla. Significa pretendere qualità, equità e rispetto per tutti i territori. E su questo continueremo ad impegnarci, con determinazione e nel solo interesse dei cittadini”.

 

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