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Pescara

RSA Tocco da Casauria: “Solo 1 medico e 2 terapisti per 38 pazienti”

Tocco da Casauria. Sono il vice presidente del consiglio regionale, Antonio Blasioli, e il consigliere comunale del gruppo Insieme in Comune, Adelmo Mariani, a denunciare “la gravissima situazione in cui versa la Residenza Sanitaria Assistenziale della Asl di Pescara di Tocco da Casauria”.

“Dopo la chiusura della Rsa di Città Sant’Angelo e il trasferimento dei pazienti a Tocco”, spiegano, “attualmente, nella struttura sono ricoverati circa 38 pazienti su 40 posti disponibili, distribuiti sui due piani della struttura. Tuttavia, a fronte di tali numeri, il personale sanitario è drammaticamente insufficiente: per la cura dei degenti sono infatti presenti solo un medico e due fisioterapisti”.

“Questa situazione, oltre a rappresentare una palese violazione dei diritti alla salute e all’assistenza, mette quotidianamente a rischio la sicurezza e il benessere degli ospiti, molti dei quali sono anziani e fragili bisognosi di cure costanti e specialistiche”, aggiungono, “Appare evidente il carico di lavoro insostenibile cui è sottoposto il personale attualmente in servizio, tale da rischiare di comprometterne l’efficienza e la serenità delle condizioni lavorative”.

“La situazione già descritta trova inoltre nuove e ulteriori criticità nel periodo coincidente con le ferie estive che di diritto spettano ai lavoratori, ma che, dato il numero assolutamente ridotto del personale, lasciano ancor più sguarnito il reparto”, insistono Blasioli e Mariani, “Le famiglie dei pazienti, giustamente preoccupate, segnalano difficoltà e un progressivo peggioramento nella qualità dell’assistenza, in quanto il personale non riesce ad assolvere completamente ai propri compiti. Mi preme tra l’altro ricordare che i pazienti e le loro famiglie, per la degenza nella Rsa, sono chiamati alla compartecipazione delle spese, cioè al pagamento di una quota mensile, quindi a maggior ragione i servizi da erogare devono essere garantiti”.

“Chiediamo con urgenza”, concludono, “un intervento immediato da parte delle autorità sanitarie regionali e locali, affinché vengano adottate soluzioni concrete per garantire la presenza costante di un numero adeguato di medici e personale sanitario, tutelare il diritto alla salute e la dignità dei pazienti, assicurare condizioni di lavoro sostenibili e rispettose del diritto al riposo per il personale medico e i fisioterapisti della struttura”.

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