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Chieti, paziente trapiantata di rene e fegato: ‘Il farmaco salvavita non viene più erogato’

Una paziente trapiantata di rene e fegato, ci ha scritto per denunciare pubblicamente un fatto gravissimo “che sta mettendo a rischio la mia salute e quella di altri pazienti trapiantati nella Regione Abruzzo”.

Questo è il suo racconto: “Da sedici anni, precisamente dal 27 aprile 2009, assumo regolarmente il farmaco CellCept (micofenolato mofetile) – farmaco antirigetto salvavita, prescritto con la Nota C – NON SOSTITUIBILE, come indicato su tutte le impegnative ospedaliere rilasciate dalla struttura di riferimento di Chieti.

Questa mattina, al momento del ritiro in farmacia, mi è stato comunicato che la Regione Abruzzo – settore Sanità, non ha rinnovato il pacchetto con la casa farmaceutica produttrice del farmaco CellCept.

La conseguenza? Mi è stato detto che: o pago 83 euro di ticket per ogni confezione, oppure devo passare a un farmaco generico, nonostante la prescrizione medica espliciti “NON sostituibile”.

Ho chiesto conferma in due farmacie distinte, ricevendo la medesima risposta. È evidente che non si tratta di un errore di singoli farmacisti, ma di una decisione amministrativa presa senza alcuna considerazione delle esigenze cliniche e psicologiche dei pazienti trapiantati.

Sono profondamente indignata, e anche emotivamente scossa: come è possibile che una terapia salva-vita venga interrotta o alterata per motivi burocratici o amministrativi, ignorando completamente le valutazioni mediche e la storia clinica di chi, come me, ha affrontato un doppio trapianto di organi durato 14 ore presso il centro di eccellenza “Le Molinette” di Torino?

Il CellCept è un farmaco che non può essere sostituito con leggerezza, e ogni medico trapiantologo lo sa bene. Da 16 anni è stato prescritto sempre con Nota C – non sostituibile. Oggi invece, senza alcun parere medico contrario, mi si impone una scelta inaccettabile: pagare di tasca propria o cambiare trattamento.

I pazienti trapiantati non possono e non devono essere penalizzati da tagli o disservizi amministrativi. Chiedo alla Regione Abruzzo di ripristinare immediatamente il diritto all’accesso gratuito al farmaco CellCept, nel rispetto della prescrizione medica e della dignità di ogni paziente”.

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