Asp1 Teramo, Ugl Salute valuta di andare alla Corte dei Conti
La presa di posizione dopo la rescissione contratto per RSA Civitella

“Dopo la riforma regionale che trasformò le ex-IPAB in Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP), ci si attendeva un cambio di passo capace di migliorare l’assistenza sul territorio. Purtroppo, negli ultimi anni, le ASP teramane sono diventate l’emblema di una gestione confusa, fallimentare e priva di programmazione capace di fare risposte nell’immediato e non tra 10 anni”.
A dirlo il segretario regionale Ugl Abruzzo, Stefano Matteucci.
“Tra consigli di amministrazione e commissari straordinari senza strumenti reali, la situazione delle RSA e delle case di riposo è progressivamente peggiorata. Basti pensare che negli ultimi 4 anni si sono avvicendate ben quattro cooperative nella gestione delle strutture ASP 1 di Teramo, senza che ciò abbia portato a miglioramenti. Oggi assistiamo all’ennesima decisione improvvisa e incomprensibile: la rescissione del contratto con la RTI ‘Mameri i Colori’ per la RSA di Civitella, senza nemmeno la prevista proroga tecnica di altri 30 gg, con l’affidamento lampo invece ad un’altra ATI per soli 24 giorni (la stessa di Teramo e Nereto). Il tutto in attesa della famosa gara europea. Su questa gara, da più parti, emergono dubbi e timori circa la piena trasparenza del percorso”.
E ancora: “È inaccettabile che le cooperative, tra decreti ingiuntivi effettuati per ottenere quanto dovuto per l’erogazione dei servizi (parrebbe di pochi giorni fa la notizia dell’esecutività seppur provvisoria del primo di circa 5 milioni che potrebbe portare l’avente diritto, già al pignoramento per quanto dovuto. Ricordiamo che la asp 1 di Teramo vanta a ribasso circa 10 milioni di debiti verso terzi) e mancati pagamenti di servizi erogati siano state utilizzate come veri e propri istituti di credito per un ente mal amministrato, con il risultato che a rimetterci sono sempre i più fragili: gli ospiti delle strutture e i lavoratori che garantiscono assistenza quotidiana. Come UGL Salute Abruzzo annunciamo che metteremo in atto tutte le procedure necessarie per la salvaguardia degli ospiti e del personale impiegato. Abbiamo già avviato l’accesso agli atti per comprendere come vengano assunte le decisioni e con quali criteri si scelga chi pagare e chi no data la mancata trasparenza sugli atti amministrativi. Non escludiamo di investire della questione le autorità competenti, a partire dalla Corte dei Conti e dalla Prefettura, affinché venga fatta piena luce su una gestione che rischia di mettere a repentaglio la dignità del servizio pubblico”.