Teramo, rilancio del centro storico: la proposta di Azione
Critiche a maggioranza e centrodestra

Azione, per voce del consigliere comunale Alessio D’Egidio e della segretaria cittadina Simona Mazzilli, esprime forte delusione in vista del Consiglio comunale del 28 maggio, chiamato a discutere il futuro del centro storico.
“Dopo mesi di incontri e commissioni – dichiarano D’Egidio e Mazzilli – ci aspettavamo proposte serie, fondate su dati e soluzioni concrete. Invece, ci troviamo di fronte a due documenti, della maggioranza e della minoranza di centrodestra, che sembrano scritti per fare scena, non per rispondere ai bisogni reali della città. Soprattutto dalla maggioranza, ci saremmo aspettati di più: il testo presentato è un elenco vago di buone intenzioni, senza numeri, tempi o impegni precisi. È l’ennesimo annuncio senza sostanza, mentre le richieste di residenti e commercianti restano ignorate.”
Critiche puntuali anche alla proposta del centrodestra, che invoca la risoluzione della convenzione con Easy Help per presunti inadempimenti. “Quella convenzione – sottolineano – è stata un errore evidente: ha generato tariffe esose e condizioni penalizzanti, frutto di una scelta politica sbagliata, che la città continuerà a pagare fino al 2030. Tuttavia, non esistono oggi gli estremi per chiedere una risoluzione per inadempimento: le tariffe applicate, seppur eccessive, sono perfettamente conformi a quanto previsto dall’Allegato III della convenzione firmata dal Comune.”
Azione rilancia quindi una proposta “alternativa, concreta e immediatamente attuabile”.
“Il Comune – proseguono – metta a disposizione dei residenti, a prezzi calmierati, gli stalli oggi inutilizzati nel parcheggio multipiano di Piazza San Francesco, gestito dalla Costruttori Teramani. Una scelta sostenibile, basata su una convenzione già in essere, che consentirebbe all’Ente di evitare nuovi costi di gestione e di utilizzare le entrate fiscali derivanti dalla riattivazione degli stalli per ridurre i costi a carico dei cittadini.”
Altro punto chiave è il rilancio del commercio nel centro storico attraverso l’attrazione di marchi noti. “È una proposta condivisa da tempo – ricordano – ma mai attuata. Serve il coraggio di passare dalle parole ai fatti e riportare vitalità nel cuore della città. Non possiamo accettare – concludono – che Teramo sia divisa tra zone privilegiate e zone penalizzate. Quartieri come San Berardo o l’area della Stazione godono oggi di una situazione più favorevole: non subiscono i disagi dei cantieri e hanno aumentato la propria attrattività commerciale. Il centro storico, invece, resta in sofferenza. È evidente uno squilibrio che il Comune deve colmare al più presto.”