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Teramo

Provincia di Teramo: un tavolo permanente monitorerà il caso Delfico

Approvato oggi in Consiglio per garantire una "attività di informazione e confronto"

Il Consiglio provinciale di oggi ha approvato la costituzione di due tavoli di lavoro.

Due argomenti all’ordine del giorno, approvati all’unanimità.

Si tratta della costituzione di due tavoli di lavoro: il primo per seguire i lavori e la vicenda del Convitto e del Liceo “Delfico” di Teramo, il secondo per promuovere un confronto interistituzionale sulla chiusura della provinciale 29/B nel territorio di Silvi in seguito ad una frana di versante di vaste proporzioni verificatasi nei primi giorni di aprile.

Per quanto riguarda il Palazzo Delfico, il Consiglio ha deliberato la costituzione di un tavolo permanente composto dal presidente Camillo D’Angelo, da un consigliere provinciale per ciascun gruppo, dalle due dirigenti scolastiche – Convitto e Liceo Delfico – da un dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, da un rappresentante del Comune di Teramo, da due rappresentanti dei genitori e due degli studenti. Ci saranno anche due rappresentanti dei docenti del Convitto Nazionale “M. Delfico” e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Delfico-Montauti, individuati da ciascun istituto e  un rappresentante degli educatori individuato dal Convitto Nazionale “M. Delfico.

Come noto, dopo il sequestro dell’immobile da parte della magistratura il 3 ottobre del 2024 per presunti problemi statici, la Provincia, in collaborazione con il Comune di Teramo, ha dovuto riallocare 1200 persone fra studenti, docenti e personale amministrativo e di servizio. Nel mentre il Commissario straordinario per la ricostruzione sisma 2016 comunicava l’assegnazione degli appalti per la progettazione e i lavori di adeguamento sismico.

L’Ente ha quindi dato il via alla costruzione di un campus scolastico nell’area della Cona dove ci sono terreni di proprietà e dove insistono altri due Istituti superiori il “Forti” e il “Pascal”: una soluzione rapida e idonea a sopperire tutte le numerose criticità che si sono presentate in seguito al sequestro.

L’Ente, inoltre, ha chiesto ai progettisti – incarico ultroneo rispetto a quello iniziale – di effettuare l’esame LC3 sull’edifico per avere un “dato certo, non discrezionale e inoppugnabile” come ha sottolineato il presidente Camillo D’Angelo, oggi, in Consiglio “sul livello di sicurezza statica dell’edificio di piazza Dante di Teramo. “L’auspicio, per quanto ci riguarda, è di avere un riferimento insindacabile che, se fosse positivo, potrebbe consentirci di chiedere il dissequestro e aprirebbe la strada alla possibilità di fare i lavori di adeguamento sismico a blocchi, facendo rientrare parte della popolazione scolastica a settembre. Si tratta di un esame accurato, attendiamo una risposta definitiva entro ferragosto”.

Questa condizione, piuttosto complessa per i risvolti sociali, didattici ed economici che ha comportato il sequestro del “Delfico” sul capoluogo e soprattutto sul centro storico, verrà monitorata dal “tavolo permanente” considerato, come si legge della delibera approvata: “che la Provincia intende assicurare una attività informativa, consultiva e di confronto quale strumento partecipativo sulle complesse tematiche inerenti la vicenda Delfico”.

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