Pineto, “Consiglio comunale non rinviato. Ennesimo atto di arroganza politica”
Il gruppo consiliare Pineto Riparte si dice indignato

Pineto. Il gruppo consiliare Pineto Riparte prende atto “con rammarico e indignazione della decisione di non rinviare il Consiglio Comunale convocato per il 24 luglio alle ore 17.30, nonostante la nostra comunicazione in cui segnalavamo l’impossibilità per la maggior parte dei nostri consiglieri di partecipare, essendo impegnati per il matrimonio di un amico”.
Il gruppo consiliare ricostruisce i fatti
“Il 15 luglio ore 18.00, si è tenuta la conferenza dei capigruppo. Il nostro capogruppo Cleto Pallini, per motivi di lavoro, era fuori regione, non ha fatto in tempo a rientrare e di conseguenza non poteva neanche delegare, non essendo fisicamente presente. Il 16 luglio alle ore 10:23 il capogruppo riceve la convocazione e la gira ai consiglieri del gruppo. In un primo momento nulla sembrava ostacolare la presenza di tutti, ma poi qualcuno fa notare che nello stesso giorno e ora, diversi di noi sarebbero stati impegnati al matrimonio di un comune amico.
Il capogruppo ha immediatamente scritto al Presidente del Consiglio, con copia a Sindaco e Segretario Generale, chiedendo di spostare la seduta in prima convocazione o di presentarsi in seconda convocazione.
Dopo la PEC il capogruppo telefona alla Presidente del Consiglio, la quale, dopo una breve discussione in cui rimprovera giustamente l’assenza in conferenza capigruppo, ci ha rassicurati che avrebbe scritto subito un messaggio al Segretario Generale per verificare la fattibilità tecnica di un rinvio e che, qualora fosse stato possibile, avrebbe accolto la richiesta “senza problemi”. Il giorno dopo, giovedì 18 luglio, però, comunica al nostro capogruppo che il rinvio non era possibile in quanto lei stessa e altri consiglieri, nei giorni a seguire avevano impegni”.
“Ebbene”, aggiunge il gruppo Pineto Riparte, “questa vicenda dimostra chiaramente due cos. Quando si tratta degli impegni della maggioranza o del Presidente, si cerca una soluzione; quando si tratta degli impegni della minoranza, ogni apertura viene negata”.
“Dietro le scuse “tecniche” e organizzative si cela la volontà politica di non favorire la partecipazione della minoranza. È evidente che il rinvio non è stato voluto, perché la priorità della maggioranza non è la partecipazione di tutti i consiglieri”.
“Questa vicenda certifica un’altra cosa molto importante, ovvero quello che abbiamo sostenuto nell’ultimo Consiglio Comunale, quando si discuteva dei parcheggi a pagamento: avevamo chiesto una data urgente e non ci è stata concessa, un orario più favorevole per permettere una maggiore partecipazione ed è stato rifiutato. Allora come oggi questa chiusura dimostra una totale mancanza di rispetto verso il ruolo e le prerogative della minoranza. La Presidente, nonostante continui a ripetere la sua disponibilità nei nostri confronti, al momento di darne dimostrazione pratica, non lo fa mai. Continua a gestire il ruolo completamente di parte, senza tutelare minimamente la minoranza, come ha dimostrato dall’inizio di questa consigliatura”.
“Constatiamo con rammarico”, conclude Pineto Riparte, “che l’imparzialità non sappia nemmeno cosa significhi, altro che partecipazione”.