Gaza, l’Università di Teramo condanna la violazione dei diritti umani
Approvata borsa di studio per uno studente residente nella Striscia

“Oggi – ha annunciato il magnifico rettore Christian Corsi – il Senato Accademico ha approvato all’unanimità una mozione che condanna fermamente la violazione dei diritti umani nella Striscia di Gaza e rinnova l’appello per il cessate il fuoco in Medio Oriente: la nostra comunità accademica riafferma di essere luogo di dialogo e di responsabilità etica e, insieme, difende l’accesso alla formazione universitaria e alla ricerca. Il Senato, inoltre, ha approvato all’unanimità una mia proposta per l’attivazione di una borsa di studio per Osama Mansour, studente residente nella Striscia di Gaza, che speriamo di accogliere presto a Teramo come iscritto del nostro corso di laurea in Biotechnology”.
“In riferimento alla catastrofe umanitaria dovuta ai gravi crimini internazionali perpetrati nell’Area a danno della popolazione civile a Gaza e in Cisgiordania – si legge nella mozione del Senato Accademico – l’Università degli Studi di Teramo condanna con forza le azioni di guerra, lo sfollamento forzato della popolazione palestinese e la pressoché totale distruzione delle infrastrutture universitarie, scolastiche e sanitarie nella Striscia. L’Ateneo ritiene che la protezione delle popolazioni civili e il rispetto del diritto umanitario non debbano mai venire meno e richiama l’urgenza di un impegno effettivo della comunità internazionale per fermare e prevenire ulteriori crimini internazionali e per costruire una soluzione politica del conflitto. L’Università degli Studi di Teramo si unisce agli appelli delle istituzioni accademiche nazionali e internazionali rinnovando la richiesta di un immediato cessate il fuoco e, parallelamente, si impegna a promuovere azioni concrete per garantire l’accesso alla formazione universitaria dei giovani palestinesi ai quali è negato il diritto di intraprendere o proseguire il proprio percorso di studio o di ricerca. L’Ateneo lavora a questo obiettivo attraverso l’assegnazione di borse di studio agli studenti palestinesi richiedenti e, al fianco delle istituzioni interessate, per l’apertura di corridoi universitari che permettano a chi ne fa richiesta di lasciare il proprio paese per arrivare in Italia. L’Ateneo ribadisce il ruolo imprescindibile delle comunità universitarie nello sviluppo di una cultura della pace e nella prevenzione dei conflitti e si impegna a promuovere la propria cooperazione didattica e scientifica nel segno di valori universali come la dignità della persona, la giustizia e la convivenza pacifica tra i popoli”.