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Teramo

Alba Adriatica, la segnalazione sul marciapiede rotto senza risposte. Il caso

Prende posizione il circolo cittadino di Fratelli d'Italia

Alba Adriatica. Da oltre due anni segnalata lo stato di degrado di un tratto di marciapiede, in viale Vittoria, ad Alba Adriatica. Una serie di segnalazioni che la cittadina ha effettuato attraverso Spid e Pec, senza avere mai ricevuto risposte.

 

Ora la questione viene resa pubblica e rilanciata dal circolo di Alba Adriatica di Fratelli d’Italia, che ha scritto una nota al sindaco di Alba Adriatica e per conoscenza al prefetto, al difensore civico regionale e all’Anac, autorità nazionale anticorruzione. La questione è duplice: il caso singolo, ma anche una sollecitazione sulla questione del sistema delle segnalazioni dei cittadini.

“Un caso emblematico, ma tutt’altro che isolato. Sempre più cittadini riferiscono di istanze ignorate, nonostante i tempi di risposta siano regolati da norme precise. Quando le istituzioni tacciono, i cittadini parlano sui social, trasformando la frustrazione in denuncia pubblica”, si legge in una nota.
Fratelli d’Italia chiede:
intervento immediato sul marciapiede segnalato;
chiarimenti sul sistema di gestione delle segnalazioni;
garanzie di trasparenza, tracciabilità e rispetto dei tempi.
Il rispetto si misura anche nel saper rispondere”.

La segnalazione

Il direttivo di Fratelli d’Italia di Alba Adriatica, con la presente, intende formalmente richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale su una situazione che configura una grave compromissione dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa, sanciti dall’art. 97 della Costituzione.

È stato reso noto, attraverso canali pubblici e social, il persistente stato di degrado di un tratto di marciapiede sito in Viale Vittoria, oggetto di reiterate segnalazioni da parte di una cittadina, trasmesse mediante SPID e strumenti istituzionali da oltre due anni. Nonostante la documentazione fotografica allegata alle segnalazioni evidenzi chiaramente la pericolosità dell’area, non risulta alcun riscontro formale né alcun intervento risolutivo da parte dell’Amministrazione.

Tale circostanza, lungi dall’essere isolata, si inserisce in un quadro sistemico di inefficienza e opacità gestionale. Numerosi cittadini riferiscono di aver trasmesso segnalazioni tramite PEC, protocollo, SPID e piattaforme online, senza ricevere alcuna risposta. Anche il nostro Direttivo ha inoltrato diverse comunicazioni ufficiali, tutte rimaste prive di riscontro. Questo comportamento configura una violazione dell’art. 2 della Legge n. 241/1990, che impone alla Pubblica Amministrazione l’obbligo di concludere ogni procedimento avviato su istanza di parte con un provvedimento espresso, entro termini certi e definiti.

In particolare, il Comune di Alba Adriatica, ai sensi del proprio Regolamento sul procedimento amministrativo (Delibera di Giunta n. 251/2012), ha stabilito un termine massimo di sette giorni per la presa in carico e risposta alle segnalazioni di disservizio, con un tempo medio dichiarato di quattro giorni. Il mancato rispetto di tali termini non solo costituisce un inadempimento regolamentare, ma integra una violazione del principio di trasparenza e del diritto di partecipazione sanciti dalla Legge Regionale Abruzzo n. 61/2010.

È altresì evidente che l’attuale sistema di gestione delle segnalazioni non risponde ai requisiti di efficienza, tracciabilità e imparzialità richiesti dalla normativa vigente, né garantisce l’eguaglianza dei cittadini nell’accesso ai servizi pubblici, come previsto dall’art. 3 della Costituzione. L’apparente prassi di intervenire solo in seguito a esposizioni mediatiche o pressioni pubbliche, ignorando le segnalazioni protocollate e regolarmente trasmesse, alimenta un clima di sfiducia e mina la credibilità dell’istituzione.

Questa modalità operativa svilisce il ruolo dell’ente pubblico, riducendolo a un soggetto reattivo e non proattivo, incapace di garantire un sistema equo e funzionante. Il cittadino non può essere costretto a ricorrere alla pubblica esposizione per ottenere ciò che gli spetta per diritto, né può essere discriminato in base alla visibilità della propria istanza.
Alla luce di quanto esposto, si richiede con urgenza la verifica della segnalazione relativa al marciapiede in Viale della Vittoria, l’immediato intervento per la messa in sicurezza e ripristino dell’area, nonché chiarimenti ufficiali sul funzionamento del sistema di gestione delle segnalazioni, con garanzie di tracciabilità, trasparenza e rispetto dei termini procedurali previsti dalla normativa vigente.

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