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Teramo

Tortoreto, piazzale della chiesa: doppio esposto del Comitato che raccoglie ancora firme

Diffida al Comune e esposti all'Autor garante della concorrenza e alla Corte dei Conti

Tortoreto. Un percorso che si snoda su un doppio binario, tutto finalizzato a fermare la progettualità dell’Ente: quello di realizzare attraverso il contestato progetto di finanza il piazzale della chiesa di Maria Assunta. L’opera pubblica non è assolutamente in discussione, ritenuta necessaria, ma è la modalità ad alimentare grandi perplessità.

Il Comitato Tortoreto Attivo, che da mesi ha aperto una riflessione relativamente al percorso avviato dall’esecutivo, ha annunciato la volontà di passare alle vie legali. Un elemento di novità, di non poco conto, riguarda un recente pronunciamento della Commissione europea che lo scorso 8 ottobre ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia, denunciato da non conformità del quadro giuridico italiano sul project financing.
In pratica, secondo la commissione europea, si tratta di uno strumento che è diventato un potente mezzo elusivo della normativa comunitaria sugli appalti pubblici.

E alla luce di questo aspetto, non certo di secondaria importanza, il Comitato invierà una diffida al Comune di Tortoreto per chiedere l’immediata interruzione procedura di project financing, che come è noto prevede la realizzazione del piazzale della chiesa e della zona attigua, il parcheggio di via Teramo, mentre il privato gestirà per 23 anni le aree di sosta a pagamento con aumento di stalli e costi per l’utenza, ma non solo.

Il Comitato, inoltre, sta preparando due diversi esposti: un destinato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e uno alla procura regionale della Corte dei conti, per valutare possibili profili di danno erariale. E dunque dopo una fase di interlocuzione con l’amministrazione, di certo ritenuta soddisfacente per aprire un confronto per ripensare tutta la progettualità, il Comitato imbocca una strada ulteriore.
Ma non solo. Gli attivisti del Comitato proseguono con la raccolta di firme (fino ad ora la petizione dice 700 firma e una parta è stata già protocollata in Comune) e l’obiettivo è arrivare a quota mille.

Come ogni weekend sarà organizzato un banchetto; inoltre è possibile firmare presso le seguenti attività commerciali:
• Gelateria/Bar Venezia (Lungomare Sirena);
• Tabaccheria adiacente all’Hotel Sirenetta;
• Tabaccheria di Viale Trieste;
• Pizzeria COCOCO in Viale Trieste;
• AGRIFIDA in Via Ascolana.

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