Primo, il baby fratino del Borsacchio come segnale di speranza FOTO VIDEO
Da ieri si sono perse le tracce, ma i volontari sperano

La star di questi giorni è lui/lei: Primo, il baby fratino che sta appassionando i teramani grazie agli aggiornamenti pubblicati costantemente dalle Guide della Riserva del Borsacchio.
Nato circa una settimana fa, Primo è il primo (per l’appunto) di tre uova deposte nella riserva e che i volontari monitorano costantemente: dopo tre anni di nidi distrutti, lui/lei è il primo/a che riesce a sopravvivere, che corre sulla sabbia provando a cercare cibo.
Primo non può ancora volare e non lo farà fino al compimento del 30esimo giorno. Da ieri volontari e appassionati sono in ansia perché di Primo si sono apparentemente perse le tracce: nel monitoraggio non è stato trovato, ma i volontari stanno analizzando un aspetto in particolare. Nell’area interessata c’erano infatti due nidi, uno di fratino e uno di corriere che si sono schiusi contemporaneamente. Il corriere aveva tre uova e sono nati due pulli, nell’altro nido è nato Primo. Ieri sono stati notati tre pulli vicini e il dubbio che Primo possa essersi unito ai baby corrieri.
Dai monitoraggi odierni si capirà qualcosa in più, perché le specie sono molto simili e c’è bisogno di tempo per analizzare la situazione. Nel frattempo i consigli per aiutare Primo sono sempre gli stessi: i cani sempre al guinzaglio (ieri sono stati segnalati alcuni animali liberi), rispettare le recinzioni messe dai volontari, camminare con attenzione.
“Primo ha bisogno di tutti noi. È piccolo, fragile, e resiste. Con lui resiste anche la speranza. La speranza che questa riserva non venga cancellata. Che le sue spiagge e colline non siano ricoperte da alberghi, residenze e cemento”, sottolineano i volontari.