
Teenager ‘denudate’ virtualmente attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.
È lo scenario al centro di un’indagine che, nel Teramano, coinvolge alcuni minorenni per la presunta diffusione in chat di immagini di coetanee alterate con l’IA.
L’inchiesta è partita dalla denuncia presentata dai familiari di due studentesse e viene seguita dalla Procura per i minorenni dell’Aquila.
Nel corso degli accertamenti sono stati sequestrati alcuni telefoni cellulari e sono stati ascoltati diversi giovani come persone informate sui fatti. Il reato ipotizzato è quello previsto dall’articolo 600 quater 1 del codice penale, che punisce la pornografia minorile anche nel caso in cui le immagini non ritraggano un minore reale, ma sono create digitalmente. L’inchiesta si sviluppa essenzialmente in Val Vibrata.



