
Pescara. Un progetto formativo rivolto al personale educativo degli asili nido di Pescara, sospeso, “accusato – senza alcun fondamento – di voler indottrinare i bambini su temi legati all’identità di genere”.
Sono i segretari provinciale e cittadino di Sinistra Italiana, Roberto Ettorre (in foto) e Roberto Di Ciano, ad esprimere “sconcerto e indignazione per quanto avvenuto in città in merito alla sospensione del progetto parte del corso europeo INDEAR – Inclusion and Diversity in Early Childhood Education, il quale”, speigano, “non coinvolgeva in alcun modo direttamente i bambini, ma proponeva strumenti di aggiornamento e formazione per le insegnanti, con l’obiettivo di costruire ambienti scolastici più accoglienti, rispettosi e inclusivi”.
“I contenuti, perfettamente in linea con le raccomandazioni dell’Unione Europea e delle principali agenzie internazionali per l’infanzia (Unicef, OMS, Save the Children), si basano su evidenze scientifiche consolidate.”, affermano Di Ciano ed Ettorre, “Numerose ricerche dimostrano che i bambini crescono in modo più sereno e sicuro quando vivono in contesti educativi in cui si sentono riconosciuti, ascoltati e non giudicati. L’identità di genere, la valorizzazione delle culture, il superamento dei pregiudizi non sono ideologie da censurare, ma diritti umani e strumenti di civiltà. È falsa e strumentale l’idea che si stesse cercando di confondere i bambini: nessuno insegna ai bambini cosa essere, ma tutti dovremmo insegnare a rispettare chi sono”.
“La censura del progetto, spinta da pressioni ideologiche e da gruppi ultraconservatori, rappresenta un pericoloso precedente”, rimarcano i segretari Si, “Ci troviamo di fronte a un attacco alla libertà educativa, che ricorda pagine buie della storia: come quando nei regimi autoritari venivano chiuse le scuole montessoriane perché promuovevano l’idea di bambini liberi, autonomi e pensanti. Nel 2025 è inaccettabile dover ancora lottare per difendere il diritto di bambini e insegnanti a vivere e lavorare in ambienti liberi da discriminazioni. Chi oggi grida all’ideologia gender mira in realtà a conservare l’omologazione e a limitare la libertà. Noi invece crediamo che ogni bambina e ogni bambino debba poter crescere sentendosi accolto per quello che è”.
“Invitiamo quindi il Comune di Pescara, le cooperative educative e tutte le istituzioni coinvolte a ristabilire un dialogo basato sulla verità, sulla scienza e sui valori costituzionali, a partire dall’articolo 3 della Costituzione Italiana che sancisce l’eguaglianza e il diritto a non essere discriminati per ragioni di sesso, religione, opinioni politiche o condizioni personali e sociali”, concludono Roberto Ettorre ed Enrico Di Ciano.