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Chieti

Salute mentale, associazioni in allerta per le criticità nella Asl Chieti

Chieti. Le associazioni che si occupano di salute mentale in provincia di Chieti, con una lettera al direttore generale Mauro Palmieri, al direttore sanitario facente funzione Raffaele Di Nardo e al direttore del Dsm (dipartimento di Salute mentale) Marco Alessandrini, esprimono una forte preoccupazione per le evidenti criticità attraversate dal servizio nella Asl 2 di Lanciano, Vasto, Chieti.

I presidenti della associazioni Di.A.Psi, Manlio Madrigale; Altri Orizzonti, Giovina Nasuti; Cosma, Tiziana Arista; e Percorsi, Eugenio Di Caro, mettono in evidenza una forte preoccupazione nonostante “la professionalità, l’impegno e la visione innovativa dell’attuale direttore, Marco Alessandrini”, del quale viene apprezzata “la disponibilità alla condivisione, all’ascolto delle esigenze di utenti e familiari, l’interesse a garantire tutte le attività finalizzate alla promozione, prevenzione e tutela della salute mentale della popolazione”.

In assenza di interventi tempestivi, infatti, le famiglie sono gravate da un carico assistenziale che mette in crisi la loro stessa tenuta. Molti problemi derivano da questioni di ordine nazionale e regionale; un esempio per tutti il rapporto problematico tra sanità e giustizia.

Altre difficoltà, a parere delle associazioni, possono essere risolti dalla Asl. In particolare in riferimento alla carenza quantitativa di risorse umane e di locali idonei.

“Con lo spirito collaborativo che da sempre impronta la nostra attività”, scrivono ancora i volontari, “ci limitiamo a segnalare le urgenze la cui soluzione è imprescindibile per rimettere sulla giusta strada la psichiatria nella provincia”.

Queste le azioni prioritarie:

1) definizione dell’assetto organizzativo, e la correlata nomina, di direttori e/o responsabili dei Centri di salute mentale di Lanciano, Vasto e Ortona, del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) di Lanciano. Servizi che, altrimenti, gravano tutti, impropriamente, sul direttore del Dsm;

2) il reperimento di personale, in particolare di dirigenti medici psichiatri, sempre più carenti numericamente nell’intero Dsm;

3) il completamento della ristrutturazione dei locali del Spdc di Chieti, che, finché non raggiungerà la prevista disponibilità dei 15 posti letto previsti dalla legge, è causa inevitabile di un costante sovraccarico di ricoveri in quello di Lanciano, il quale è peraltro in grave carenza di personale. Subito chiediamo che ci vengano fornite informazioni sui non comprensibili ritardi dei lavori per l’adeguamento tecnico funzionale del reparto posto al 7° livello del Policlinico destinato a ospitare il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura che lavora ancora con soli 5 posti letto. Con delibera del maggio 2021 era stata definita la procedura di gara per l’assegnazione dei lavori a una ditta che avrebbe dovuto, in sei mesi, riconsegnare il reparto con 15 posti letto oltre a 4 posti di day hospital;

4) la risoluzione di un annoso problema quale il mancato funzionamento del Centro diurno di Lanciano dotandolo di locali adeguati come condizione imprescindibile per poter svolgere le attività che gli competono.

“Segnaliamo, inoltre”, concludono le associazioni, “l’esigenza che da parte della Asl venga posta attenzione al completamento da parte degli ambiti sociali delle ristrutturazioni, e alla conseguente attivazione, degli appartamenti destinati al co-housing finanziati con fondi stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Comuni di Chieti, Ortona, Vasto)”.

Infine viene richiesto che all’interno del prossimo bilancio della Asl si mantenga il finanziamento delle borse lavoro e si stabilizzi un budget adeguato per la formazione del personale e se ne allarghi l’opportunità anche e utenti e famigliari esperti.

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