‘No al riarmo dell’Europa’, a Chieti passa la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle
Il documento impegna la giunta comunale a sostenere la contrarietà a maggiori investimenti sulle armi. Il capogruppo Amicone: «I fondi vanno concentrati in altri settori per le esigenze della popolazione»

Chieti. Il consiglio comunale di Chieti ha approvato la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, attraverso il suo capogruppo Luca Amicone, contro il “ReArm Europe/Readiness 2030”, il piano di riarmo dell’Italia e dell’Europa declinato in cinque punti che vale 800 miliardi di euro e che segna un deciso cambio di rotta dell’Unione europea a favore di una sua vera e propria militarizzazione. Il via libera è arrivato nella seduta che si è tenuta nel pomeriggio di oggi.
Il documento impegna il sindaco e la giunta a sostenere la sostituzione di questo stesso piano con un altro di rilancio e investimenti che promuovano la competitività, gli obiettivi a lungo termine e le priorità politiche dell’Unione europea quali la spesa sanitaria, il supporto alle filiere produttive e industriali, gli incentivi all’occupazione, l’istruzione, gli investimenti green ed i beni pubblici europei, al fine di rendere l’economia dell’Ue più equa, competitiva, sicura e sostenibile. «Chi più delle amministrazioni comunali sa quanto sia importante concentrare le risorse economiche per determinati campi che vanno incontro alle esigenze delle persone», commenta il consigliere comunale Amicone. «Una svolta bellicista minerebbe le fondamenta dello spirito originale del grande progetto di pace che sarebbe dovuta essere l’Unione europea e che auspichiamo si torni a perseguire, come rivoluzionariamente sancito dal testo de “Il Manifesto di Ventotene”, ovvero uno dei testi fondanti dell’Ue, per creare una federazione europea ispirata ai principi di pace, libertà e democrazia».