
Dal 1° luglio, viaggiare in autobus in Abruzzo è diventato più caro. Le nuove tariffe del trasporto pubblico locale – che hanno visto aumenti anche del 30-38% – pesano direttamente sulle spalle di chi ogni giorno prende un mezzo pubblico per andare a scuola, a lavoro, o semplicemente per muoversi sul territorio. Incrementi a cui si aggiungono quelli dei treni.
Come Associazioni dei Consumatori – Adiconsum, Adoc e Federconsumatori Abruzzo – non possiamo restare in silenzio di fronte a una decisione presa senza alcun confronto con i cittadini e con chi li rappresenta. È inaccettabile che la Regione parli di “adeguamento ISTAT” quando si tratta, nei fatti, di un rincaro generalizzato che colpisce soprattutto chi già fa fatica ad arrivare a fine mese.
In un momento in cui l’inflazione continua a mordere e i salari restano fermi, aumentare il costo degli abbonamenti e dei biglietti significa mettere in difficoltà migliaia di famiglie, studenti, pensionati e lavoratori.
A tutto ciò si aggiunge un dato evidente: nessun miglioramento del servizio. Le corse continuano a essere insufficienti, i mezzi obsoleti, mancano coincidenze e un reale sistema di trasporto integrato a livello regionale.
Siamo anche molto preoccupati per la mancanza di visione strategica: come si può parlare di mobilità sostenibile se poi si rendono i trasporti pubblici meno accessibili? Invece di incentivare l’uso dei mezzi pubblici, gli aumenti rischiano di spingere ancora più persone verso l’auto privata, con conseguenze negative sia sul traffico e, ancora di più, sul piano ambientale.
Per tali ragioni, chiediamo alla Regione Abruzzo di aprire un dialogo con le parti sociali e i rappresentanti degli utenti; di estendere il biglietto unico (oggi limitato a Pescara e Chieti) a tutta la regione; di prevedere agevolazioni concrete per chi ha redditi bassi, per gli studenti e per i pendolari; e di utilizzare meglio le risorse pubbliche, destinando i fondi regionali alla qualità del servizio e non a scaricare i costi sui cittadini.
Un trasporto pubblico efficiente, economico e inclusivo è un diritto di tutti, non un privilegio per pochi.
Lavoreremo per difendere il diritto a una mobilità pubblica equa, accessibile e sostenibile.