
L’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi ha formalmente presentato questa mattina nuove e dettagliate osservazioni nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa al progetto del Quarto Lotto della Teramo Mare.
La decisione ribadisce la ferma e unanime contrarietà al progetto di tracciato di Anas che insiste sul lato rosetano del Fiume Tordino.
Le Osservazioni sono state presentate dal Sindaco, Mario Nugnes, come legale rappresentante del Comune, a seguito dell’approvazione dell’apposita Delibera di Giunta Comunale e si aggiungono a quelle già inoltrate nei mesi e negli anni passati.
La decisione di presentare le nuove osservazioni è emersa a seguito dell’ultimo tavolo della Commissione speciale del Consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi sulla Teramo Mare. Un tavolo che vede la partecipazione congiunta di rappresentanti di maggioranza e di minoranza (Sindaco Mario Nugnes, Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti, Consigliere Dario Chiarobelli e Consigliera Rosaria Ciancaione), ai quali si sono uniti per l’occasione i rappresentanti del Comitato Terra Lieta e del Consiglio di Quartiere di Cologna Spiaggia-Piane Tordino, consolidando l’ampio fronte contrario.
Le osservazioni presentate dal Comune riguardano aspetti programmatici e progettuali, focalizzandosi sinteticamente su:
– Il progetto definitivo in esame non tiene conto delle recenti e significative modifiche apportate con l’adozione del Piano di bacino stralcio Assetto Idrogeologico del distretto idrografico dell’Appennino centrale per la gestione del rischio idraulico da alluvioni (PAI distrettuale idraulico).
– Il tracciato, anche nella configurazione modificata, insiste su aree di Conservazione Integrale del Piano Paesaggistico Regionale (PRP) Abruzzo e su ambiti di tutela. Il progetto, pur modificato, rimane incompatibile con il regime vincolistico paesaggistico e viola il principio di prevalenza della tutela ambientale.
– La D.G.R. Abruzzo del 14/10/2025 ha disposto la presa d’atto della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico del Codice dei beni culturali e del paesaggio, con estensione della tutela al sistema delle Colline del Borsacchio e di Colle Vraddo, ai centri storici di Montepagano e Cologna Paese, fino a Cologna Spiaggia. L’opera, quindi, compromette la percezione panoramica e la continuità visiva di un paesaggio riconosciuto di notevole interesse pubblico.
– La delimitazione della fascia di tutela deve essere certificata congiuntamente da MiC e Regione Abruzzo; fino a tale validazione, ogni valutazione di compatibilità paesaggistica è prematura.
– Il MiC, con nota del 9 dicembre 2024, ha prescritto l’obbligo di avviare una nuova VPIA sulle aree modificate. La Relazione Addendum non dimostra che tale verifica sia stata avviata né conclusa e ciò configura una inadempienza procedurale che impedisce la prosecuzione dell’iter VIA.
– L’intervento comporta la perdita irreversibile del paesaggio fluviale, sostituendo un sistema naturale complesso con un’infrastruttura lineare di forte impatto visivo e percettivo. L’opera determina una frattura ecologica e percettiva nel paesaggio del Tordino, compromettendo la continuità del corridoio fluviale e la qualità visiva del territorio agricolo circostante.
– La variante interessa direttamente il laghetto artificiale “Overfish”, che funge da zona umida secondaria e area di sosta per diverse specie di Ardeidi e Anatidi. Il “tombamento parziale” previsto per consentire l’impianto del rilevato stradale comporta la distruzione fisica di un biotopo funzionale alla rete ecologica, con perdita permanente di habitat acquatici e di biodiversità. Il progetto, quindi, comporta un danno ambientale e sociale non compensabile e deve essere riconsiderato in sede di progettazione esecutiva. La variante proposta viola il principio di non regressione ambientale e risulta in contrasto con gli obiettivi di conservazione della Rete Ecologica Regionale.
– Lo spostamento del tracciato verso sud avvicina l’infrastruttura a diversi nuclei abitativi (Coste Lanciano – Roseto), generando incrementi significativi dei livelli di rumore e delle concentrazioni di inquinanti atmosferici. Il SIA integrativo risulta carente nella valutazione cumulativa degli impatti ambientali.
– Il progetto non rispetta il principio europeo del “no net land take” (assenza di consumo netto di suolo) e contraddice le politiche regionali di resilienza climatica e tutela delle fasce fluviali.
– L’Addendum non soddisfa pienamente la richiesta MASE di integrare “le valutazioni del SIA per tutte le componenti ambientali”.
Alla luce di queste osservazioni, il Comune di Roseto degli Abruzzi chiede di non approvare la variante progettuale nelle more di un riesame complessivo degli impatti; di valutare alternative che si sviluppino fuori dalla fascia di tutela del Fiume Tordino; di rivalutare con urgenza una soluzione alternativa di tracciato (Soluzione 1), già discussa e presa in considerazione durante la Conferenza di Servizi del 2018. Si ritiene che un tracciato che si sviluppi maggiormente nel Comune di Giulianova presenterebbe una maggiore conformità con gli strumenti urbanistici vigenti di tale ente locale, caratterizzato da una maggiore urbanizzazione e da una minore presenza di aree agricole di pregio ambientale, naturale e paesaggistico rispetto a quelle specificamente tutelate dal PRG di Roseto degli Abruzzi.
“Si tratta di un progetto che, di fatto, va a penalizzare una delle zone agricole e naturali di pregio del territorio di Roseto degli Abruzzi, senza portare alcun vantaggio alla comunità – afferma il Sindaco Mario Nugnes – L’attuale soluzione rappresenta anche uno spreco di risorse perché andrà a realizzare un’arteria a sole due corsie, spendendo somme ingenti, senza portare concreti vantaggi alla viabilità. Inoltre, si rischia di perdere su Roseto un investimento di 50 milioni di euro relativo alla realizzazione di un vivaio altamente tecnologico a Piane Tordino. Un tracciato che si sviluppa nel territorio di Giulianova presenterebbe una maggiore conformità con gli strumenti urbanistici vigenti, e sarebbe caratterizzato da una minore presenza di aree agricole di pregio ambientale, minimizzando l’impatto complessivo. L’Amministrazione e la Commissione speciale continueranno a lavorare con la massima attenzione, pronti a difendere il territorio ad ogni livello istituzionale, con il contributo dei rappresentanti istituzionali come l’Onorevole Giulio Sottanelli che sta interessando il Ministero e il Capogruppo Regionale di Azione Enio Pavone che nelle scorse ore ha ufficializzato la volontà di richiedere la convocazione della Commissione di Vigilanza regionale su questa tematica”.



