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Teramo

Gestione dei rifiuti a livello provinciale e il futuro delle società partecipate: l’intervento

Val Vibrata. Luciano Giansante, consigliere provinciale (e comunale a Martinsicuro) analizza la questione legata alla gestione dei rifiuti in ambito provinciale e l’attività delle società partecipate che vi operano: Poliservice, MoTe e Team.

 

L’analisi. Nelle linee guida per la gestione dei rifiuti urbani nel territorio regionale abruzzese si parla oramai di suddivisione in ambiti provinciali. In altre parole si prevede che l’Agir (Autorità gestione integrata rifiuti urbani) individuerà un unico gestore per ogni provincia.
A riprova di questo indirizzo già in qualche consiglio e commissione comunale si è parlato di possibili aggregazioni- fusioni delle aziende pubbliche-miste presenti in zonache si occupano di questo settore (Poliservice, MoTe e Teramo Ambiente).

Mentre nel caso delle aziende che agiscono nel capoluogo e nei comuni vicini si è già individuata la rotta da seguire con la cessione di un ramo di azienda della MoTe alla Teramo Ambiente, diversa è la situazione della Poliservice che gestisce un bacino d’utenza soprattutto vibratiano.

Bene ha fatto il Sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi, a dare uno stop a considerazioni per adesso premature ricordando che devono essere i soci delle aziende stesse a decidere strategie, tempi e modi di eventuali modifiche organizzative e societarie. Questo compito viene svolto dai Sindaci che nella gestione delle partecipate sono gli unici ad averne titolo.
Come consigliere provinciale mi interessa che il tutto avvenga nell’interesse dei cittadini e non si entri in un dibattito esclusivamente politico-istituzionale. Sarebbe opportuno si discutesse in primis sul piano industriale di queste aziende in maniera tale che si possa ottenere un miglioramento del servizio ed a costi più contenuti.

Inoltre vale la pena sottolineare alcune anomalie che permangono oramai da anni nell’assetto della Poliservice. I soci sono costituiti da diversi Comuni, dall’Unione dei Comuni della Val Vibrata, dal Cosev sevizi e impianti e da un socio privato. Ad una prima osservazione salta agli occhi che le azioni in capo, direttamente o indirettamente, ai Comuni costituiscono poco più della metà (circa il 54%).

Un’altra è che hanno una ripartizione davvero poco equilibrata o in alcuni casi assente. Mi spiego meglio con degli esempi: i Comuni di Tortoreto e di Alba Adriatica non hanno quote. Il comune di Sant’Egidio alla Vibrata ne ha pochissime (dirette 0,2 %). Il Comune di Martinsicuro poi è una vera particolarità: anch’esso possiede direttamente solo lo 0,2% ma risulta essere il maggior contribuente economico con cifre che raggiungono diversi milioni di euro. Pertanto la forte anomalia è che se oggi si scegliesse di distribuire gli utili, gli unici a non trarne adeguato vantaggio sarebbero i Comuni più popolosi e pertanto i maggiori contribuenti. Oltretutto sarebbero esclusi (se non tramite l’Unione dei Comuni della Val Vibrata) o avrebbero poca voce nelle decisioni e nelle strategie da intraprendere.

Questa strana distribuzione delle azioni è dovuta alla adesione cronologicamente differita delle varie amministrazioni locali e della indisponibilità, a suo tempo, di quote societarie. Pertanto l’assetto della Poliservice dovrà essere rimodulato e riequilibrato, nel possibile, prima delle eventuali riorganizzazioni a livello provinciale.
Ovviamente parliamo di un tema molto complesso. In esso rientrano anche le situazioni patrimoniali e finanziarie delle varie aziende pubbliche-miste teramane, la capacità organizzativa, la disponibilità e l’ammodernamento dei sistemi e delle sedi per la raccolta ed il trattamento dei rifiuti, la presenza di aziende ed operatori privati. Insomma parliamo di argomenti che afferiscono a temi salienti per la nostra provincia e che avranno importanti ricadute ambientali, economiche e occupazionali (diverse centinaia di posti di lavoro).
Pertanto vale la pena di affrontare il discorso complessivo dell’ ambito Provinciale con la dovuta cautela e provare a risolvere ancor prima le diverse situazioni territoriali. Viste anche le specifiche competenze della Provincia in materia ambientale e sul controllo della gestione dei rifiuti resta forte e dovuto l’interessamento su questo argomento ed al dibattito che sicuramente ne seguirà.

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