Annunciazione, un dipinto che unisce: un ponte di arte tra due comuni, due province, due regioni

Un’opera dipinta ad olio su tela nel 1620, con una storia recente che lega profondamente due comunità comunali, provinciali e regionali.
L’Annunciazione, attribuita all’ambito di Francesco Albani, fu recuperata dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, diretti dall’allora tenente colonnello Carmelo Grasso, e dai Vigili del Fuoco, nella chiesa della Santissima Annunziata di Arquata del Tronto, devastata dal terremoto del 2016.
Insieme ad un nucleo di opere d’arte, il prezioso dipinto fu restaurato a Corropoli, grazie alla stretta collaborazione di una filiera attivatasi all’indomani del sisma e che vide lavorare assieme la Diocesi di Ascoli Piceno, le Soprintendenze di Marche e Abruzzo, i comuni di Arquata del Tronto e di Corropoli, l’Università di Camerino e Italico onlus. Il delicato e complesso intervento di restauro fu diretto dal funzionario della Soprintendenza Pierluigi Moriconi e operato da Serena Petrelli, Michele Aureli e Davide Di Silvestro, con il supporto delle indagini diagnostiche di Giuseppe Di Girolami, grazie ai fondi raccolti dall’azienda Colgate-Palmolive di Anzio e ai suoi dipendenti.
Il sublime dipinto, insieme ad altre straordinarie tredici opere d’arte, può essere ammirato nel piccolo ma suggestivo spazio espositivo permanente allestito nel comune dell’ascolano, presso l’Edificio Rotary in località Borgo d’Arquata, grazie alla mostra “L’identità ritrovata. Opere d’arte dal territorio di Arquata del Tronto”, che appunto espone opere provenienti dalle diverse frazioni del Comune di Arquata del Tronto restaurate a cura della Soprintendenza e provenienti dalle chiese del territorio distrutte o gravemente danneggiate dal sisma del 2016. La mostra, dedicata al ricordo di Don Angelo Ciancotti, è organizzata dalla Diocesi di Ascoli Piceno, dal Comune di Arquata del Tronto e dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, grazie al contributo del Bacino Imbrifero Montano del fiume Tronto.
All’inaugurazione sono intervenuti il vescovo di Ascoli Piceno Gianpiero Palmieri, il commissario Guido Castelli, il soprintendente Giovanni Issini e il funzionario Pierluigi Moriconi, il sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi, l’assessore regionale marchigiano Andrea Maria Antonini, il presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani, il Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Teramo Carmelo Grasso, membri delle forze dell’ordine e del soccorso alpino, dipendenti comunali e tanti cittadini del territorio. La mostra, curata da Marco Lattanzi, Pierluigi Moriconi e don Elio Nevigari, è davvero un grande esempio di rinascita, segno concreto di identità e memoria condivise. Visitare questa mostra non solo vi riempirà il cuore di meraviglia e gioia, ma sarà un atto tangibile per comprendere profondamente il senso e i valori della ricostruzione.