
Pescara. “Un paradosso: la raccolta dei rifiuti porta a porta è in estensione ma la Tari aumenta”: così Simona Barba, consigliera comunale di Alleanza Verdi e Sinistra-Radici in Comune prende posizione contro l’aumento della Tari in vista a Pescara.
“In un momento di rincari che sfiancano tutti”, aggiunge Enrico Di Ciano, segretario del circolo di Pescara di Sinistra Italiana-AVS, “altri aumenti in arrivo per le famiglie pescaresi, già alle prese con il caro-bollette, con l’aumento delle mense, senza contare i rincari di tasse e tariffe deliberati a livello regionale come per l’addizionale Irpef e i trasporti. Chiediamo un osservatorio comunale”.
“Da settimane si discute in città dell’estensione della raccolta differenziata porta a porta a tutto il territorio comunale, un passo importante verso una gestione più sostenibile dei rifiuti, che comporta sicuramente un ulteriore impegno per la cittadinanza per l’organizzazione e per il conferimento corretto – precisa ancora Barba -. Tuttavia, il Comune si appresta ad approvare entro fine mese una delibera per l’aumento della TARI di circa il 3%. Un paradosso che suscita perplessità, soprattutto in un momento in cui le famiglie devono già affrontare un generalizzato aumento del costo della vita. La raccolta porta a porta è stata annunciata come un’evoluzione virtuosa, in grado di ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati e migliorare le performance ambientali della città. Eppure, l’aumento dei costi per l’utenza sembra contraddire l’efficienza attesa. In un contesto dove la raccolta differenziata dovrebbe diventare leva per ridurre i costi di smaltimento, la cittadinanza si chiede perché i risparmi attesi non si traducano in una riduzione, o almeno in una stabilità, della tariffa. Non va dimenticato, infatti, che una minore produzione di rifiuti indifferenziati equivale a meno conferimenti in discarica e inceneritore, e quindi meno costi per il Comune. Oggi però i cittadini e le cittadine si trovano a dover prendersi carico, oltre il giusto impegno civico per una raccolta differenziata di qualità, di una tariffa TARI che pare diventare sempre più solo una tassa aumentata. La gestione dei rifiuti deve comportare necessariamente la collaborazione della cittadinanza e questa costruzione attiva deve essere continua e costante. Una TARI aumentata, proprio alla vigilia di un sistema porta a porta contestato nelle sue modalità dalla cittadinanza, in un periodo di aumenti generalizzato che sta mettendo sotto pressione le famiglie, appare amaramente come una beffa”.
“Chiediamo un osservatorio comunale, un tavolo di confronto anche con le associazioni per verificare quanto e come intervenire per sostenere le famiglie, sempre più in difficoltà, di fronte a rincari e stangate su tasse e tariffe che, a livello comunale e a livello regionale, le amministrazioni di centrodestra stanno scaricando su tutti i cittadini – tuona, allora, Di Ciano, -. Il Comune è l’ente più vicino ai cittadini, che rischia di trasformarsi in un suo nemico. Di fronte a un’inflazione che in Abruzzo galoppa più della media italiana (+ 1,6% ad aprile; +2,1% a marzo), ecco che in modo spregiudicato e minimizzandone gli effetti si attuano rincari su servizi essenziali. A Pescara, è successo con le mense delle scuole, succederà con il servizio dei rifiuti. E’ inaccettabile, che tutto passi come normale e inevitabile”.