Truffa del finto maresciallo: arrestati mentre fuggono con Rolex e preziosi
Episodio accaduto a Fano Adriano

Teramo. Due persone sono state arrestate per concorso di tentata truffa e furto con trappo di monili in oro e contanti.
La vicenda si è verificata nel tardo pomeriggio di ieri, 17 ottobre, a Fano Adriano.
La vittima, un uomo di oltre ottanta anni, residente a Montorio al Vomano, era stato contattato sulla propria utenza telefonica fissa da persona che qualificatosi quale “maresciallo dei carabinieri”, lo avvisava che era stata perpetrata una rapina nel corso della quale era stata utilizzata l’autovettura intestata al fratello. Il finto maresciallo avvertiva l’uomo che da lì a poco sarebbe passato dalla sua casa un carabiniere che doveva visionare tutti gli oggetti in oro e il contante in suo possesso al fine di poter verificare se tra questi ci fosse refurtiva collegata alla rapina, invitandolo a raccogliere tutto in un sacchetto.
La vittima, presa dal panico e molto scossa a seguito della telefonata, aderiva alla richiesta e racimolava l’oro e il contante presente in casa mettendo il tutto in un sacchetto.
Poco dopo la chiamata, in casa si presentava un sedicente carabiniere che pretendeva la consegna del sacchetto con i monili in oro e i contanti. La vittima insospettita perché l’uomo non indossava l’uniforme e perché in lui non riconosceva nessun carabiniere della stazione di Montorio al Vomano rifiutava di consegnare il sacchetto al che il malvivente lo strappava di mano e scappava in direzione di un’auto parcheggiata nelle immediate vicinanze della casa con alla guida un altro soggetto e si allontanavano repentinamente. Il derubato immediatamente allertava il 112 comunicando l’accaduto. La centrale operativa dei carabinieri di Teramo attuava una rete di posti di controllo nella zona.
A seguito di ciò la pattuglia della stazione di Pietracamela intercettava i fuggiaschi e li bloccava. Sottoposti a perquisizione venivano trovati in possesso del sacchetto poco prima asportato contenente euro 2.700 in contanti e vari monili in oro del peso di grammi 600 e un orologio “Rolex”. Tutta la refurtiva veniva consegnata al legittimo proprietario.
I due sono comparsi davanti al giudice del Tribunale di Teramo che dopo aver convalidato gli arresti ha disposto, in attesa del processo, per uno gli arresti domiciliari, per l’altro il divieto di dimora a Teramo.