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Sant’Omero, i 40 anni dell’ospedale: il percorso fatto e i progetti in cantiere VIDEO

Sant’Omero. Ci sono i medici di oggi, ma anche quelli di ieri che hanno animato una struttura sanitaria fortemente voluta dal territorio, senza appartenenze politiche.

Ci sono i sindaci del comprensorio e c’è la politica regionale che detta strategie e fondi e ci sono alcuni rappresentanti del comitato di gestione dell’allora Ulss che fece quadrato per aprire prima e gestire poi la struttura sanitaria.
L’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero oggi, 5 maggio, ha celebrato i primi 40 anni di storia. E lo ha fatto in un momento fatto di analisi della situazione attuale, di confronto verso il futuro e le testimonianze di chi, c’era il 5 maggio del 1985 quando l’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero inizia la sua vita.

Gli interventi. L’evento si è aperto con i saluti del direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, e delle autorità locali (il sindaco di Sant’Omero, critico in alcuni passaggi e della sindaca di Civitella del Tronto, Cristina Di Pietro, presidente dell’Unione dei Comuni e del Comitato ristretto dei sindaci che ha dispensato pillole sulle origini dell’ospedale), per poi lasciare spazio a testimonianze (in particoalre quelle di Altobrando Charini, presidente del comitato di gestione che “apri” l’ospedale e del dottor Vincenzo Gargano cooall’epoca coordinatore sanitario del Val Vibrata), interventi e approfondimenti sul ruolo strategico che il presidio sanitario ha assunto nel tempo, in particolare nella rete tra ospedali hub e spoke.

 

Marco Marsilio. “In quarant’anni l’ospedale Val Vibrata ha saputo crescere e adattarsi, diventando un punto di riferimento imprescindibile per il territorio. Il nostro impegno è quello di continuare a valorizzare questa struttura e le sue professionalità, potenziando i servizi e garantendo ai cittadini una sanità sempre più vicina, efficiente e di qualità” – ha dichiarato il Presidente Marsilio, ribadendo la centralità del presidio teramano nelle strategie di programmazione sanitaria della Regione . “L’Abruzzo – ha continuato – ha una storia e una conformazione profondamente diverse da quelle di altre Regioni. Domani, in sede di commissione Salute della Conferenza delle Regioni, ci faremo capofila delle Regioni più piccole per denunciare la sperequazione e l’iniquità dell’attuale sistema di ripartizione del Fondo sanitario nazionale. È giunto il momento di rivedere i criteri che oggi penalizzano ingiustamente territori come il nostro.

Abbiamo estese aree interne e montane, una bassa densità abitativa e una popolazione distribuita su un territorio complesso. Questo comporta costi più elevati per garantire i servizi sanitari, a differenza di altre realtà dove la concentrazione dei residenti in aree ristrette permette una maggiore efficienza e minori spese pro capite. È evidente che non si può trattare tutte allo stesso modo.
Dal mio insediamento nel 2019 abbiamo intercettato e sbloccato tutti gli investimenti per l’edilizia sanitaria che erano fermi da anni a Roma: presto vedremo i risultati di questo lavoro, con strutture rinnovate e servizi potenziati.

Il presidio di Sant’Omero – ha concluso – è un esempio concreto di questa visione: un presidio di frontiera con enormi potenzialità, strategico per bloccare la mobilità passiva e garantire ai cittadini servizi moderni, tecnologici e al passo con i tempi. Ringrazio tutto il management e gli operatori sanitari per il lavoro prezioso che stanno portando avanti ogni giorno.
Forse se abbiamo fatto deficit e’ perché non abbiamo voluto rinunciare a portare la sanità in presidi come questo ma abbiamo voluto crederci e investire dal 2019 con un incremento del personale e delle strutture sanitarie.
A margine della cerimonia si è svolta anche l’inaugurazione della nuova sede del 118, ristrutturata e ampliata per rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze del sistema dell’emergenza-urgenza. Un intervento che testimonia l’impegno concreto per il potenziamento delle infrastrutture sanitarie locali, a beneficio dell’intera comunità vibratiana.

A rendere ancora più significativo l’omaggio ai 40 anni dell’ospedale, il racconto dei protagonisti di ieri e di oggi: attraverso video, testimonianze e una tavola rotonda, è stato ricostruito il cammino di un ospedale che ha saputo evolversi nel tempo, tenendo saldo il legame con il territorio e adattandosi alle nuove sfide della sanità moderna.

Presenti anche l’assessore alla salute Nicoletta Verì e l’assessore ai trasporti Umberto D’Annuntiis e i consiglieri regionali Marilena Rossi ed Emiliano Di Matteo.

Nicoletta Verì. “Celebrando i quarant’anni di attività dell’ospedale di Sant’Omero – ha detto l’Assessore Verì- non possiamo che rivolgere un pensiero di profonda gratitudine a tutti coloro che, nel tempo, hanno contribuito a costruire questa realtà sanitaria d’eccellenza al servizio del territorio diventando simbolo di prossimità, competenza e umanità. È una storia fatta di professionalità, dedizione e continuo impegno verso il benessere dei cittadini – ha detto l’assessore – Oggi guardiamo al futuro con la stessa determinazione, investendo in nuove tecnologie, nell’ammodernamento delle strutture e nel potenziamento dei servizi. Il mio ringraziamento va al personale medico, infermieristico e tecnico, a tutti gli operatori sanitari e amministrativi che, ogni giorno, con passione e responsabilità, rendono possibile tutto questo”.

I numeri. Marsilio, Veri, ma anche e soprattutto il direttore generale Maurizio Di Giosia hanno snocciolato i numeri dell’ospedale di Sant’Omero che confermano la volontà non certo di declassarlo, ma di potenziarlo in alcuni percorsi. Dagli investimenti: nuova Tac e risonanza magnetica, reparto di lungodegenza che sarà attiva entro fine anno, nuova postazione del 118 (inaugurata oggi). Oltre 3milioni di euro, ha sottolineato Di Giosia, ricordando anche i numeri di prestazioni ambulatoriali e ricoveri del 2024, che hanno fatto registrare un incremento nell’ultimo anno. E l’attivazione anche di nuovi ambulatori.

Sono stati 6.500 circa i ricoveri, per un importo di 17,5 milioni di euro, una cifra in aumento perché sono state eseguite prestazioni più complesse. In totale, nello scorso anno, sono stati 3009 gli interventi chirurgici, quasi 100 in più dell’anno precedente. Le prestazioni ambulatoriali sono state 130mila in più, arrivando a superare in totale il milione e 300mila euro.

Voce fuori dal coro. E la mattinata delle celebrazioni l’intervento del sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, qualche riflessione l’ha favorita. Lanciando anche una sorta di esortazione all’assessore alla sanità Nicoletta Verì e al direttore generale Maurizio Di Giosia. “Ben vengano i nuovi letti e postazione del 118″, ha detto Luzii, ” ma abbiamo bisogno anche di altro, di medici e del ripristino delle Uoc di ginecologia e cardiologia. In tanti oggi rinunciano a curarsi. Per ripianare i debiti della sanità pagheremo tutti, in proporzione noi della Val Vibrata di più, ecco perché è necessario ascoltare quella che sono le istanze che arrivano dal territorio”.

 

Cerimonia. Al termine della cerimonia è stata inaugurata la nuova sede del 118 con la benedizione del vescovo Lorenzo Leuzzi e il cantiere per l’istallazione della risonanza magnetica da 1,5 tesla, finanziato con fondi Pnrr per un investimento complessivo di 1.969.594 euro. I lavori di adeguamento dei locali, piuttosto complessi, termineranno a fine 2025 e il collaudo ci sarà nel primo trimestre 2026.

 

 

 

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