
Roseto. In riferimento al comunicato del Consigliere Vincenzo Addazii del gruppo “Per Nugnes Sindaco”, la UGL intende precisare quanto segue, rigettando al mittente accuse infondate e soprattutto toni che tentano di spostare il confronto dal merito dei problemi al giudizio sul linguaggio, con lo scopo evidente di delegittimare l’azione sindacale.
1. Il tono inopportuno? Difendere i lavoratori non è mai un eccesso
Che un operaio metalmeccanico figlio di una classe di lavoratori che hanno e fanno battaglie sindacali a tutela dei lavoratori, oggi nelle vesti di consigliere comunale, si permetta di stigmatizzare il “tono” del nostro comunicato, dimostra un atteggiamento paternalistico che non ci appartiene e che non accettiamo. La UGL è sindacato e tutela i lavoratori: se segnala con fermezza i disagi vissuti dagli agenti della Polizia Locale e dalla popolazione dovuta alla carenza di organico, lo fa a pieno titolo, nella sua funzione. Non ci piegheremo a logiche di forma che servono solo a coprire un grave vuoto di sostanza.
2. Le pratiche amministrative e le responsabilità: non confondiamo ruoli e tempi
Ci si accusa di non comprendere le dinamiche amministrative in merito alle assunzioni ed ancor di più di non conoscerle. In realtà, le comprendiamo e conosciamo benissimo, tanto da sapere che un’Amministrazione che avesse voluto veramente intervenire poteva farlo già da tempo, programmando in anticipo i fabbisogni, attingendo da graduatorie, attivando concorsi. Non si può attribuire la colpa dei ritardi solo alla burocrazia, come si fa da troppo tempo.
3. “Dov’era la UGL?” – La risposta è semplice: non rappresentava allora
Il Consigliere Addazii si chiede “dove fosse la UGL” dal 2000 al 2020, durante il progressivo svuotamento dell’organico. Forse, invece di fare domande retoriche, dovrebbe informarsi: la UGL è subentrata solo recentemente rafforzando la posizione, dopo le ultime elezioni RSU. Piuttosto, chieda conto a chi rappresentava allora gli agenti e alle varie amministrazioni che in silenzio hanno permesso l’impoverimento del Corpo di Polizia Locale.
4. Sede vetusta, dotazioni carenti: silenzi imbarazzanti
Sorprende che il Consigliere, pur prodigo di parole, eviti accuratamente di citare la situazione logistica, delle dotazioni, ma parli di: “un impegno senza precedenti per quanto riguarda i mezzi”, forse si stava confondendo con le menzionate amministrazioni vicine. Sappiamo bene che i problemi non si risolvono in pochi mesi, ma ignorarli completamente è un grave atto di omissione politica. Che fine ha fatto la “cura del personale” di cui parla? La cura del cittadino poi????
5. L’uso dello straordinario non può diventare regola
L’Amministrazione ha imposto una nuova turnazione attraverso un’ordinanza, trasformando di fatto lo straordinario in strumento ordinario per coprire i turni pomeridiani data la carenza di personale e comunque la necessità di mantenere attivi gli uffici e settori della polizia locale. La UGL ha semplicemente ricordato che il ricorso sistematico allo straordinario è illegittimo e in contrasto con una corretta organizzazione del lavoro. Il consigliere lo sa, ma oggi sembra tirare la coperta tutta da una parte: quella del Primo cittadino.
6. Sì, abbiamo presentato la proposta
Il Consigliere afferma che nessuna proposta formale risulta protocollata. Precisiamo che la proposta è stata regolarmente consegnata al Segretario Comunale, così come rimasti in accordo a seguito dell’incontro fatto nel mese di giugno. Il passaggio al protocollo non è condizione né di validità né di legittimità della proposta. Spetta all’Amministrazione — come detto chiaramente dalla parte sindacale all’incontro — definirne le eventuali volontà e modalità attuative.
7. Confronto sì, ma basato sui fatti. Non su dichiarazioni autocelebrative.
Prendiamo atto che l’Amministrazione dichiari la sua volontà di confronto. Ma le parole devono seguire i fatti: la cronica carenza di personale, la volontà comunque di far vedere ma non potere, e il disinteresse verso la qualità delle condizioni lavorative non sono compatibili con la narrazione idilliaca offerta dal Consigliere Addazii.
Fratelli d’Italia Roseto esprime piena solidarietà all’UGL Teramo, che ancora una volta dimostra di essere voce coraggiosa e competente nel difendere i lavoratori della Polizia Locale, costretti ogni giorno a operare in condizioni sempre più difficili, tra carenze croniche di personale, mezzi inadeguati e locali inaccettabili per un corpo che dovrebbe rappresentare la presenza dello Stato sul territorio.
Siamo francamente stupiti che a rispondere ad un comunicato sindacale preciso, articolato e ben documentato, non sia stato chi ha la responsabilità politica diretta della macchina amministrativa o della Polizia Locale, ma un consigliere comunale, il signor Addazii, che tira fuori la sua appartenenza professionale al mondo metalmeccanico come se ciò potesse improvvisamente elevare a “verità” le sue affermazioni o giustificare un paternalismo fuori luogo.
Il rispetto verso i lavoratori non si misura nel tono dei comunicati ma nella concretezza delle azioni. E se oggi l’UGL alza la voce è perché sono anni che, tra promesse, ritardi e ordinanze calate dall’alto, si è scelto di ignorare la realtà anziché affrontarla con responsabilità. Chi difende i diritti dei lavoratori non ha bisogno di lezioni di stile da nessuno, men che meno da chi si trincera dietro un ruolo secondario per dire ciò che il sindaco, o chi dovrebbe istituzionalmente rispondere, evidentemente preferisce non dire.
Il nostro capogruppo Francesco Di Giuseppe ha già sollevato in più occasioni, in Consiglio Comunale e sulla stampa, le stesse criticità riportate dall’UGL.
Le denunce non nascono oggi, e non sono certo strumentali: sono il frutto di un’osservazione puntuale e documentata dello stato reale in cui versa il Comando di Polizia Locale. Oggi, purtroppo, assistiamo a una narrazione autoreferenziale da parte dell’Amministrazione, che snocciola numeri e impegni spesso smentiti dai fatti e dalla semplice osservazione della realtà quotidiana.
Fratelli d’Italia si schiera con chiarezza al fianco dell’UGL perché crede in un modello di amministrazione fatto di trasparenza, pianificazione, rispetto del lavoro e soprattutto ascolto vero. E crede che il personale della Polizia Locale non debba essere ringraziato a parole, ma messo concretamente nelle condizioni di lavorare in sicurezza, con organici adeguati, strumenti funzionanti, locali dignitosi e turnazioni sostenibili.
Se l’Amministrazione ha a cuore davvero questi obiettivi, lo dimostri con i fatti e non con repliche nervose che cercano di spostare il discorso sul piano del tono anziché rispondere nel merito. Se invece preferisce continuare a minimizzare e a coprire le proprie mancanze, sappia che troverà in Fratelli d’Italia, come già accaduto in passato, una forza politica pronta a denunciare, proporre e difendere chi ogni giorno serve la comunità in silenzio, tra mille difficoltà.