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Teramo

Ricordare per non ripetere: i ragazzi di Martinsicuro incontrano i testimoni del 1943

Martinsicuro. Il V Memorial Nino Torquati trasforma la memoria in lezione di pace, grazie ai racconti commoventi degli ultimi sopravvissuti del bombardamento del Quartiere Tronto.

 

La Presidente del Museo delle Armi Antiche Sara Torquati e il pittore Leonardo Carapucci, di concerto con l’amministrazione comunale di Martinsicuro rappresentata dal Presidente del Consiglio Comunale Umberto Tassoni e dalla consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni, hanno voluto fortemente questo evento che si è svolto il 24 ottobre 2025 nella sala consiliare del Comune di Martinsicuro, nell’ambito del V Memorial Nino Torquati.

L’incontro ha visto la partecipazione degli ultimi testimoni di quel tragico 14 ottobre 1943, quando gli alleati americani, sbagliando obiettivo, seminarono morte e dolore tra gli incolpevoli civili del Quartiere Tronto.

Alla presenza di alcune classi delle scuole medie di Martinsicuro, l’artista Leonardo Carapucci ha presentato il suo documentario “Quando il cielo cadde sugli innocenti”, di cui sono protagonisti gli ultimi testimoni viventi: la signora Iole Toscani, oggi novantanovenne, la signora Clelia Tormenti, ottantanovenne, e il professor Albino Tommolini, novantaduenne. Nel suo intervento, l’autore ha ricordato ai ragazzi che le guerre le combattono i militari, ma a patirne maggiormente le conseguenze sono sempre i civili. Ha insistito sulla stupidità umana nel ripetere gli stessi errori pur conoscendone gli effetti devastanti, sottolineando la preziosità di questi testimoni che rappresentano la memoria storica della città, una memoria che non deve andare perduta.

La flautista Anna Federiconi ha accolto con un dolcissimo brano i tre preziosi ospiti, mentre il Carapucci li invitava ad accomodarsi per raccontare ai presenti quanto dolosa e inumana sia la guerra.

Straziante il racconto della signora Iole Toscani, all’epoca diciassettenne, che porta su di sé le ferite di quelle schegge maledette che le cambiarono la vita, privandola di un braccio.
Commovente anche la testimonianza della signora Clelia Tormenti, che all’epoca aveva solo sei anni e con le sue lacrime ha toccato profondamente i cuori di tutti i presenti.
Intenso l’intervento del professor Albino Tommolini, che rivolgendosi ai ragazzi ha voluto innestare nei loro animi il seme della bellezza di una vita nel rispetto reciproco e nella pace.

Nel momento della consegna delle tre targhe del ricordo, con le quali l’Amministrazione Comunale ha voluto esprimere la propria vicinanza e l’affetto della città ai sopravvissuti del bombardamento del 1943, la consigliera Giuseppina Camaioni, visibilmente emozionata, ha voluto condividere un pensiero di gratitudine e solidarietà verso i tre testimoni e le famiglie che quel giorno persero i loro cari.

A concludere l’incontro è stato il presidente del Consiglio Comunale Umberto Tassoni, il quale, con voce commossa, ha ricordato ai ragazzi che il 14 ottobre 1943 il Quartiere Tronto vide morire degli innocenti per un errore, e morire per un errore è inammissibile.
“La parola chiave per evitare le guerre è la pratica della gentilezza”, ha affermato Tassoni, “solo attraverso la condivisione e il dialogo costante si preserva la pace”.
Così si è chiusa un’intensa mattinata di memoria e riflessione, che ha unito generazioni diverse nel segno del ricordo e della speranza.

 

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