Prospettiva Atri: “Sosta a pagamento in Piazza Duchi e mercato trasferito”
Il gruppo politico: "Scelta non condivisa"

Atri. “Ancora una volta il Sindaco Ferretti e l’assessore alle attività produttive, Alessandra Giuliani, hanno preso una decisione importante senza alcun confronto preventivo, né con la minoranza né, soprattutto, con la categoria dei commercianti”.
A dirlo i consiglieri di Prospettiva Atri.
“Con la Delibera di Giunta n. 166 del 10 ottobre 2025, il Comune di Atri ha deciso, a partire da oggi, di spostare gli ambulanti del mercato settimanale del lunedì da Piazza Duchi d’Acquaviva a Piazza Duomo, così da lasciare libera la piazza per consentire la sosta a pagamento”.
“Una scelta che arriva senza alcun percorso di ascolto o partecipazione, e che conferma un modo di governare ormai consolidato: quello di imporre decisioni che incidono sulla vita economica e sociale della città senza mai coinvolgere chi ne subirà le conseguenze. Dietro questa delibera non c’è una strategia per rilanciare il commercio, ma la necessità di far quadrare i conti del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, lo stesso che da tempo riteniamo insostenibile e fondato su previsioni irrealistiche. Piuttosto che ammettere gli errori di programmazione e aprire un confronto costruttivo, si preferisce scaricare le difficoltà sui cittadini e sulle imprese locali”.
E ancora: “La Legge Regionale Abruzzese n. 23/2018 prevede che lo spostamento dei posteggi sia motivato da un “motivo di pubblico interesse”. Ma possiamo davvero considerare tali gli introiti dei parcheggi a pagamento? Qui il problema non è solo giuridico. È di metodo, di visione e di rispetto verso chi lavora ogni giorno nel centro storico. Spostando il mercato in Piazza Duomo, l’amministrazione ha isolato un intero settore commerciale, quello che va da Piazza Martella a Piazza Duchi d’Acquaviva, dove operano decine di attività fisse già messe a dura prova dalla crisi dei consumi e dall’assenza di politiche di rilancio. Con questa decisione, si priva ulteriormente la zona del passaggio di cittadini, riducendo la vitalità economica e sociale di una delle aree più rappresentative della città”.
“Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di coprire i buchi di bilancio generati dalle stesse amministrazioni Ferretti. Nel piano di riequilibrio inviato alla Corte dei Conti, il Comune ha previsto un incasso non inferiore a 12.000 euro mensili nel 2025 e 150.000 euro netti annui dal 2026: numeri del tutto irrealistici, che spiegano le decisioni forzate e impopolari di questi mesi.
È evidente che i parcheggi a pagamento, nati come misura temporanea di riequilibrio, sono diventati un’ossessione politica e contabile per questa amministrazione. E come spesso accade, quando si governa inseguendo i numeri invece delle persone, a pagare il prezzo più alto sono i cittadini e le imprese locali”.
La proposta di Prospettiva Atri
Per tutelare insieme ambulanti e commercianti, Prospettiva Atri propone di riqualificare e riorganizzare il mercato cittadino con criteri chiari, trasparenti e condivisi.
In particolare, chiede che il Comune:
– istituisca una graduatoria di merito per gli ambulanti, che valorizzi la regolarità e l’anzianità di presenza;
– riservi Piazza Duchi d’Acquaviva agli “ambulanti spuntisti”, ossia a coloro che non dispongono di una concessione fissa ma possono essere autorizzati a occupare temporaneamente gli spazi liberi;
– coinvolga le associazioni di categoria, così da costruire un percorso di riqualificazione complessiva del mercato cittadino, oggi in forte calo di partecipazione e presenze.
Solo un lavoro condiviso potrà restituire ai mercati la loro funzione economica e sociale originaria, facendone tornare un punto di riferimento vivo e funzionale per la città. Prospettiva Atri rinnova la sua disponibilità a partecipare a tavoli tematici di confronto costruttivo. Perché, nonostante le evidenti mancanze e responsabilità delle giunte che hanno amministrato Atri negli ultimi anni, sentiamo forte la necessità di migliorare lo stato delle cose per il bene di Atri e dei suoi cittadini. Già in molte altre occasioni, le nostre proposte e le istanze di commercianti e cittadini sono state ignorate: auspichiamo che, finalmente, l’amministrazione riesca a fare un sentito mea culpa e scelga la strada del dialogo e dell’ascolto”.