D’Alberto chiede al governo di riconoscere lo stato di Palestina
La richiesta del sindaco di Teramo

Riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina, come hanno già fatto 147 su 193 Stati membri delle Nazioni Unite, dando un “segnale di sostegno concreto, in termini politici e diplomatici” a un processo di Pace che oggi sembra sempre più lontano “e che non può non passare per questo riconoscimento”
È quanto chiesto ufficialmente al Governo dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, in linea con la responsabilità che le città stanno assumendo nella costruzione di una rete di comunità promotrice di pace, attraverso una nota inviata questa mattina alPresidente del Consiglio Giorgia Meloni e preceduta dall’esposizione della bandiera della Palestina della facciata della sede municipale di via Carducci, dopo l’approvazione nella giornata di ieri della relativa delibera di Giunta.
Nella missiva il primo cittadino, nell’esprimere “lo sdegno e il dolore dell’Istituzione e della comunità che mi onoro di rappresentare per la situazione disumana che si vive ormai da troppo tempo nei territori palestinesi, che vede la popolazione civile vittima di un massacro sempre più ingiustificato”, sottolinea come “le stragi quotidiane di bambini, le decine di migliaia di vittime civili, ci pongono tutti di fronte a una riflessione non più rinviabile sul rispetto dei diritti umani e su quel diritto internazionale umanitario che oggi a Gaza è il vero grande assente”.
L’attuale situazione, in particolare, anche alla luce della volontà dello Stato di Israele di procedere all’occupazione di Gaza, per il sindaco pone tutti di fronte all’esigenza “di superare le semplici dichiarazioni d’intenti e mettere in campo azioni concrete”.
Da qui la richiesta del riconoscimento dello Stato di Palestina, “dando piena dignità ad un popolo che, come ogni altro, merita di essere riconosciuto”.
Nella lettera il primo cittadino, nel ribadire ancora una volta la ferma condanna “dell’atto di terrorismo perpetrato da Hamas in Israele il 7 ottobre 2023 e di qualsiasi altra azione che minacci la sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini e nel continuare a chiedere l’immediata liberazione di tutti gli ostaggi”, sottolinea come oggi, di fronte alla politica militare che il Governo Netanyahu d sta portando avanti nella Striscia, che oggi viene definita “genocidiaria” anche da importanti scrittori e storici israeliani, “nessuno possa permettersi di giustificare quello che sta accadendo a Gaza se non diventandone complice”.
L’iniziativa assunta dal sindaco si inserisce nel solco delle attività messe in campo nel corso dell’ultimo anno dal primo cittadino e dall’amministrazione comunale volte a chiedere l’immediato cessate il fuoco e il rispetto dei diritti e della dignità umana, in un percorso di piena difesa del diritto alla pace di Israele così come della popolazione palestinese, tra le quali: la lettera inviata dal Sindaco all’Ambasciatore di Israele in Italia, con la quale si esprimeva la preoccupazione per la situazione in Medio Oriente richiamando ad un cessate il fuoco immediato; l’adesione alla campagna “R1PUD1A”, promossa da Emergency, per ribadire il ripudio della guerra sancito dall’articolo 11 della nostra Costituzione; l’approvazione in Consiglio Comunale di un ordine del giorno sulla pace in Medio Oriente che impegnava lo stesso Consiglio ad esprimere, a nome di tutta la cittadinanza, una chiara condanna contro la violenza e il terrorismo che colpiscono i civili, ribadendo la necessità di una soluzione pacifica al conflitto; l’adesione alla campagna nazionale “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza“, promossa da studiosi e personalità pubbliche per chiedere la fine dei bombardamenti e l’accesso di generi alimentari e umanitari nella Striscia; la decisione di ospitare a Teramo, nelle sedi del Polo museale e all’interno dei locali dell’Ufficio IAT la mostra fotografica collettiva e diffusa “I Grant You Refuge – Fotografie da Gaza; la collaborazione con Amnesty International Italia con la quale sono state realizzate e sono in corso di realizzazione diverse iniziative sul rispetto dei diritti umani.
“Di fronte alle gravissime dichiarazioni del Governo Israeliano e alle inaccettabili decisioni assunte da quest’ultimo, nessuno può più permettersi di rimanere indifferente – dichiara il Sindaco – e per questo ho ritenuto importante scrivere alla Presidente del Consiglio, eletta proprio nella circoscrizione Teramo-L’Aquila, per chiedere al Governo un gesto concreto quale quello del riconoscimento immediato dello Stato di Palestina. Riconoscimento che trova il proprio fondamento negli accordi di Oslo, nelle diverse risoluzioni ONU, nel riconoscimento da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Palestina quale Stato osservatore permanente non membro, nella risoluzione del Parlamento Europeo del 17 dicembre 2014, con la quale si sostiene in linea di principio il riconoscimento dello Stato palestinese e la soluzione a due Stati. Un atto che non può più aspettare. Come ho avuto modo di dire più volte nella ricostruzione storica delle tragedie non esistono classifiche dell’orrore. E nessuno può pensare di giustificare o di sminuire quello che succede oggi con quello che è accaduto nella storia”.