
Giulianova. Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di una cittadina.
Scrivo come cittadina preoccupata per la decisione di richiamare i medici di medicina generale accusati di essere “altospendenti”. Trovo questa definizione fuorviante in quanto ignora che dietro ogni prescrizione c’è la salute, la dignità e la vita delle persone e rischia di ridurre l’attività medica a una mera questione contabile.
Etichettare un medico come “altospendente” perché prescrive più esami o più controlli significa ignorare che prevenire una malattia grave o intercettare un problema in fase precoce non solo salva vite, ma evita ospedalizzazioni molto più costose per il Servizio Sanitario Nazionale e più rischiose per i pazienti.
Richiamare definendo “altospendente” chi cura, chi fa prevenzione è un paradosso che tradisce lo spirito del Servizio Sanitario Nazionale, nato per garantire cure universali e gratuite. È un messaggio diseducativo, che spinge i medici a temere di curare “troppo” e i cittadini a sentirsi abbandonati.
Come cittadina, non posso accettare che la logica del risparmio immediato prevalga sulla tutela della salute. La spesa sanitaria non è un costo da tagliare ma un investimento sul benessere e sulla vita dei cittadini.
Chiedo pertanto che ci si ravveda da questa assurda pratica dei richiami e che si affermi con chiarezza un principio fondamentale: la salute delle persone viene prima dei bilanci.
Lettera firmata