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Teramo

La lettera di dicembre del vescovo Leuzzi ai giovani

Il messaggio in tempo di Avvento

Carissime e carissimi,
da poche ore, domenica 30 novembre, è iniziato il nuovo anno liturgico con il tempo di Avvento.
Non è difficile collegare questo tempo con il Natale.
Con l’Avvento, infatti, molti pensano all’inizio del cammino di preparazione alla nascita di Gesù.
Tale legame, tuttavia, non è il vero significato dell’Avvento.
L’Avvento in realtà, è il tempo che ci ricorda le tre venute di Gesù: a Betlemme 2025 anni fa, la sua venuta oggi e quella che avverrà alla fine del tempo e dello spazio.
Nessuna difficoltà sulla prima venuta: è un fatto storico.
La seconda si evita di proporla.
Perché?
Perché nella società contemporanea abbiamo tante proposte di novità che hanno maggiore attrattività.
Di fronte al ritmo delle proposte il ricordo storico perde la sua incidenza nella nostra vita.
Perché ricordare il Natale?
Scoprire la sua seconda venuta è importante per riscoprire la novità del Natale.
Quel Bambino che vedremo nella grotta di Betlemme è venuto, e viene anche oggi.
Se non venisse oggi sarebbe un bel ricordo storico.
Nella società contemporanea, però, ogni ricordo storico perde la sua forza attrattiva se non può essere attualizzato.
Non è così per il Natale.
Gesù è venuto, ma viene anche oggi!
Carissime e carissimi,
papa Leone XIV, incontrando tanti vostri coetanei, ha ricordato loro di non abbassare il livello delle attese di vita, di cercare il “di più”.
Il “di più”, la pienezza della vita, sta nel prepararsi ad incontrare Gesù che viene oggi!
Nell’incontro con Lui la tua vita trova il suo significato: non sei spettatore nella società, ma un protagonista.
Vorrei invitarvi a non aver paura di verificare se le proposte che ascoltiamo sono davvero “nuove” o nascondono progetti che conducono alla perdita di speranza per il futuro.
Nella società contemporanea tutto è nuovo, ma non tutto fa crescere!
Preparandoci al santo Natale troviamo momenti di riflessione e di preghiera insieme per riscoprire il ricordo storico e la sua attualità nel tempo presente.
Lui è venuto per stare sempre con me!
AbbracciarLo nella notte Santa è l’esperienza più grande della nostra esistenza: nessuno può dire che è troppo lontano da noi.
È con noi e lo sarà fino alla terza venuta, alla fine del tempo e dello spazio.
Insieme indichiamo ai nostri amici la Grotta di Betlemme, l’inizio della vera novità della storia.
Possiamo costruire un mondo migliore perché non siamo soli, ma Lui è venuto, viene e verrà.
Siamo prossimi alla conclusione del cammino giubilare, segnato dal desiderio di essere segni di speranza. Un dono e una responsabilità che insieme non dobbiamo disperdere ma custodire con gioia e fiducia pensando fin da ora all’evento del Natale: quel Bambino è e sarà sempre con noi!
Vi benedico di cuore.
Vostro,
+Lorenzo, vescovo

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