
Giulianova. Il 23 giugno scorso, la capogruppo del Partito Democratico, Alessandra Matone ha inoltrato, all’ufficio servizi finanziari del Comune, una richiesta di accesso agli atti relativa al residuo attivo di € 7,4 milioni circa, attinenti ai bilanci dal 2019 al 2024 e ascrivibili ad una mancata riscossione della TARI.
Nello specifico, è stato sollecitato, oltre al dato aggregato, il dettaglio sui singoli debitori, nonché la conferma che fossero state esperite le debite azioni interruttive onde assicurare la riscossione dei crediti ed evitarne la decadenza entro cinque anni, quindi la loro prescrizione e conseguente inesigibilità.
“Sebbene tale istanza sia stata rigettata dal Dirigente di Area”, si legge in una nota dei Dem, “venendo giudicata non accoglibile, in quanto massiva ed eccedente le funzioni dei consiglieri, il Difensore civico regionale, a seguito di nostra richiesta d’intervento, si è pronunciato in senso opposto, rilevando la legittimità della richiesta da noi avanzata. Nel merito, è stato rilevato, in ossequio a sentenze del Consiglio di Stato e del TAR Siciliano, un diritto di conoscenza dai confini amplissimi ascrivibile all’Ufficio di Consigliere.
Auspicando che il Comune si conformi alle chiare indicazioni fornite dal Difensore Civico, il Partito Democratico di Giulianova non può non interrogarsi sulle ragioni di tali e tante difficoltà nell’ottenimento di informazioni rilevanti per comprendere lo stato delle finanze cittadine”.