ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
Teramo

Giulianova, progetto rigenerazione parcheggio dell’ospedale: ecco la posizione del Conalpa

Giulianova. Presa visione della proposta progettuale preliminare relativa agli interventi di riqualificazione del parcheggio dell’ospedale, e da attenta analisi con i membri del nostro Comitato Scientifico, il Conalpa esprime disappunto per le scelte adottate in merito alle modifiche radicali dell’attuale layout, tali da determinare l’abbattimento quasi completo della copertura arborea esistente ( 27 Pini domestici, 17 Cedri ed 1
Ulivo) e trova insoddisfacenti le soluzioni proposte nel progetto del verde.

Il Conalpa si è posto da tempo come parte attiva, proponendo già nel maggio 2023, attraverso l’agronomo dott. Giovanni Morelli, delle alternative d’azione conservative del patrimonio arboreo e della piena funzionalità degli spazi adibiti a parcheggio con ripristino della sicurezza del transito di veicoli e persone, ora compromessa dalle
deformazioni del manto stradale causata dalle radici.
Ad oggi riscontriamo che la modifica della disposizione dei posti auto e della viabilità interna del parcheggio, rispetto all’esistente, per aggiungere una dozzina di posti auto, vanifica gli sforzi nel trovare soluzioni conservative, comportando l’abbattimento della quasi totalità delle alberature oggi presenti.

Ci si arrende dunque di fronte all’opportunità di integrare e migliorare un’infrastruttura verde esistente (matura), erogatrice di numerosi benefici ecosistemici (qualità dell’aria, contenimento delle polveri sottili, mitigazione del rumore, degli effetti della ventosità, contenimento delle isole di calore urbano), al design del nuovo
parcheggio.
Constatiamo che il lavoro di progettazione è stato affidato ad architetti, che come categoria, non ha specifiche competenze di arboricoltura, senza integrare con una figura tecnica (agronomo e/o architetto paesaggista) che potesse dare completezza al progetto.

Pur volendo sdoganare il nuovo layout di progetto, balza agli occhi la scelta di specie arboree non performanti, poiché poco compatibili con le caratteristiche pedoclimatiche della zona (Quercus rubra e Acer platanoides) o funzionalmente
discutibili per il ricorso, nelle aree dedicate alla sosta – che sono quelle a maggior fabbisogno ombreggiante – a specie con sviluppo delle chiome tendenzialmente colonnare (Gingko biloba pyramidalys) e non espanso, con tempi di affermazione lunghi e volumi di crescita a maturità limitati (Pyrus challeriana Chanticleer), caratteristiche queste, che rendono le specie individuate, incongruenti con l’assetto spazio-funzionale proposto e poco adatte all’ ombreggiamento degli stalli, a detrimento della capacità ombreggiante di beni e persone in sosta.

Sembrerebbe che tra i criteri di scelta delle specie siano prevalsi parametri puramente estetici e cromatici:

Quercia Rossa;
Pero da fiore Bianco;
Acero di Monte Verde;
Ginkgo Biloba Giallo;
come da effetto colore dei rendering allegati ed identificate, nella specifica del computo metrico con altezze da 2 a 2,5 metri, errore formale e sostanziale in quanto gli alberi vengono definiti per dimensioni dalla circonferenza del tronco misurata ad 1,30 di altezza da terra, al fine di evitare di avere alberi rimasti in vaso in vivaio per anni, che
hanno vegetato in altezza ma non sviluppate correttamente nel tronco a danno della loro stabilità e futuro sviluppo.

Esiste, per volontà comune dell’Associazione e dell’amministrazione, un protocollo d’intesa sottoscritto dalle parti, che pone il Conalpa come soggetto consultivo, ancorché non vincolante, in materia di verde, suolo e paesaggio.
Ai magri esiti di questa collaborazione, che ci si augura per il futuro una fattiva e concreta collaborazione, si riscontra l’assoluta necessità di una figura organica all’Amministrazione con dimostrate e qualificate competenze in materia di verde pubblico che incida con pari dignità con altre figure tecniche, nella progettazione paesaggistica secondo modalità integrate con le progettualità architettonica e urbanistica in capo al Comune, evitando la dissoluzione di risorse naturali, paesaggistiche e finanziarie in nome di risultati ambientali e pratici illusori e quindi
dannosi.
Parallelamente, progetti di questa entità con un impatto diretto sulle componenti urbanistiche e paesaggistiche della città non possono privarsi del contributo tecnico di specialisti del paesaggio.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Hai Attivato un blocco delle nostre Adv. Cityrumors è un Giornale Gratuito. Se vuoi continuare a leggerlo e supportarlo, per favore non bloccare le nostre pubblicità. Grazie.